Ci siamo. La Delta Machine dei Depeche Mode si è messa in moto e sabato 20 luglio varcherà finalmente le mura della Città Eterna per farsi ammirare in tutto il suo splendore. Gahan e soci, come già vi avevamo riferito (leggi qui), suoneranno allo stadio Olimpico a quattro anni di distanza dalla loro ultima esibizione nella più grande arena a cielo aperto della Capitale presentandoci uno spettacolo dal vivo che si annuncia come l’evento musicale dell’anno.
Il ritorno sulle scene della band di Badilson è coincisa con la pubblicazione a marzo di Delta Machine, il tredicesimo album in studio, capace ancora una volta di attestarsi in vetta alle maggiori chart internazionali.
Il tour che prende il nome dal disco ha preso il via all’inizio di maggio da Tel Aviv, e porterà la band in giro per il mondo fino a metà dell’anno prossimo, essendo state già annunciate le date della sessione invernale (tra cui quelle italiane: Torino il 18 febbraio, Milano il 20, Bologna il 22) ed essendo in via definizione una seconda sessione estiva nel 2014 in giro per i festival europei.
Lo spettacolo, ancora una volta, si presenta come un’esperienza altamente multimediale capace di bilanciare alla perfezione l’aspetto musicale con una scenografia ficcante ed efficace ma pur sempre fine e mai invadente.
La pomposità, del resto, non è mai stata tollerata in casa Depeche, ma il forte impatto visivo è ugualmente assicurato grazie ad un sapiente utilizzo delle luci e delle immagini trasmesse dall’enorme schermo posto alle spalle della band e da altri due schermi più piccoli ai lati del palco.
Per una band nata negli anni ottanta, del resto, è naturale che ciò giochi un ruolo fondamentale nella messa in piedi di un live-act, tuttavia è sempre stata la musica il fulcro centrale di ogni loro esibizione, e la musica dei Depeche Mode è un paradiso in note che tutti al mondo ormai conoscono.
La scaletta stavolta è in buona parte incentrata sui pezzi del nuovo disco, da Welcome To My World, brano di apertura sia dell’album che della setlist, a Angel passando per Should Be Higher, Soothe My Soul e naturalmente Heaven, il singolo di lancio che è già un piccolo classico del loro repertorio.
Ovviamente, però, ampio spazio sarà dato anche al catalogo storico con le immancabili Enjoy The Silence (guai se non la suonassero), Personal Jesus, Never Let Me Down Again, Behind The Wheel e World In My Eyes.
Il resto non ve lo anticipiamo, anche perché va bene che in tempi di informazioni che corrono veloci sulla rete niente è più un mistero per nessuno, però un minimo margine di sorpresa è sempre bello riservarselo.
Valerio Di Marco
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