E’ un noto avvocato di Roma l’uomo che, all’ennesima richiesta di denaro, si è fatto coraggio e si è presentato negli uffici di Polizia del Commissariato Monte Mario e lì ha denunciato di essere vittima di usura ed estorsione, da svariati mesi, da parte di un cittadino colombiano, aggiungendo che proprio da lì a poche ore avrebbe dovuto incontrare nuovamente il suo estorsore, con tanto di “guardaspalle” armato di pistola al seguito. E’ così che è scattata la “trappola” per i due malviventi.
Gli agenti della squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato, diretto dal dr. Claudio Cacace, insieme al personale della Polizia Scientifica, hanno predisposto un servizio di appostamento. Un sistema di riprese audio installato all’interno del locale dell’incontro, e agenti nascosti, in abiti civili, dentro e fuori dal locale, pronti ad intervenire. Sono le 18.30 quando, puntuale, è avvenuto l’incontro.
Ciò che gli investigatori hanno potuto ascoltare sono state continue minacce e percosse nei confronti della vittima. Le minacce, per essere ancora più credibili, sono state effettuate mentre il “guardaspalle” faceva intravedere la pistola che portava nella cinta dei pantaloni. Il professionista ha così consegnato un assegno di 3.500 euro e delle scritture private con le quali venivano stabilite consegne ulteriori di denaro e cessioni di appartamenti.
Nonostante l’altissima tensione che si è creata, gli agenti hanno saputo attendere il momento più idoneo per l’intervento anche per salvaguardare l’incolumità della vittima. L’attesa è finita quando i due malviventi sono usciti dallo studio e, increduli, si sono trovati di fronte i poliziotti che con un’azione coordinata e repentina, li hanno bloccati.
Accompagnati negli uffici del Commissariato, sono stati arrestati per estorsione ed usura. Dai successivi accertamenti effettuati, è risultato che il “guardaspalle” D.A.G., italiano, ha vari precedenti di polizia. Il F.G.S.V. è risultato invece un vero personaggio di “spicco”. Le indagini a suo carico hanno evidenziato vari precedenti nel suo paese legati soprattutto al riciclaggio di capitali provenienti dal narcotraffico colombiano e messicano.
Durante le perquisizioni effettuate in nottata, sono stati rinvenuti numerosi assegni per oltre un milione di euro ed atti privati per la cessione beni al colombiano. Sono in corso indagini per risalire alle eventuali altre vittime dei due arrestati, e non si esclude che tra queste potrebbero anche esserci personaggi “eccellenti”. (fonte OmniRoma.it)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Un complimento alla polizia e al cittadino: è il giusto modo di agire.