Nei primi dieci mesi del 2012 il numero 117 della Guardia di Finanza nella Provincia di Roma ha ricevuto 8.200 segnalazioni antievasione, in forte crescita rispetto alle 7.400 dell’intero 2011 e le 6.500 del 2010. Nel 2011 la maggior base imponibile constatata dalle “fiamme gialle” in Provincia di Roma ha raggiunto i 4,5 miliardi di euro. Nel 2012 dovrebbe raggiungere lo stesso livello. Le segnalazioni riguardano soprattutto la mancata emissione di scontrini fiscali, casi di abusivismo e violazioni varie.
I dati sono stati annunciati dal Tenente Colonnello della Guardia di Finanza Davide Cardia, Capo Ufficio Operazioni Comando Provinciale di Roma, al convegno annuale di Synergia Consulting Group, alleanza professionale di 14 studi di commercialisti con oltre 200 professionisti, che si è svolto oggi a Roma, sul tema “Rapporto Fisco e imprese: una relazione da migliorare”.
Il boom delle chiamate dimostra la crescita della “coscienza fiscale” dei contribuenti, ha sottolineato Cardia: il 60% delle segnalazioni è nominativo e solo il 40 % anonimo. Circa una segnalazione ogni cinque si trasforma poi in un intervento dopo gli opportuni approfondimenti. La Provincia di Roma rappresenta il primo comando operativo in Italia con circa 3.500 militari attivi.
Nelle attività di accesso diretto, ha spiegato Cardia, la Guardia di Finanza segue oggi criteri di grande rispetto e accortezza verso i contribuenti. Un importante contributo alla lotta antievasione deriva dalla comunicazione della Guardia di Finanza e dai “blitz”, ha rilevato Cardia. Il Corpo ha sviluppato questa attività al proprio interno con alcuni militari che fanno anche da “reporter”.
“Per migliorare il rapporto tra fisco e imprese occorre un cambio culturale e un diverso atteggiamento da parte di entrambi ” ha sostenuto Pietro Mastrapasqua, Amministratore Delegato di Synergia Consulting Group.
“Già Svetonio, al tempo dei Romani parlando di tasse consigliava: il buon pastore deve tosare le pecore, non scorticarle” ha ricordato Mastrapasqua sottolineando che “dal 2000 è stato introdotto uno strumento di tutela: lo Statuto del contribuente. In poco più di dieci anni le nuove leggi introdotte hanno portato ben 450 violazioni dello Statuto, di cui 55 relative alla regola sulla non retroattività delle norme.”
La continua ricerca di nuove risorse da parte dello Stato ha portato ad alcuni eccessi. Secondo Mastrapasqua occorre tornare ai principi sanciti da Ezio Vanoni, grande Ministro delle Finanze del dopoguerra che auspicava un rapporto bilanciato fra fisco e contribuenti e un trattamento uguale per condizioni uguali.
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