Il Teatro Olimpico di piazza Gentile da Fabriano ospiterà dal 23 ottobre al 4 novembre “Chi non muore…si rivede”, il nuovo spettacolo scritto (insieme a Maurizio Francabandiera e Alessandro Barca), diretto ed interpretato da Antonio Giuliani. L’attore e regista romano proporrà, attraverso la sua comicità immediata e senza fronzoli, un excursus di novanta minuti nei vizi e nelle virtù, nelle abitudini e nelle debolezze degli italiani, comparando tali caratteristiche nostrane con la mentalità delle altre popolazioni europee.
Nato e cresciuto nel quartiere di Primavalle, 46 anni da compiere il prossimo 11 gennaio, Antonio Giuliani, dopo l’esordio (era il 1991) su RAI 1 nel programma “Stasera mi butto”, partecipa a diverse trasmissioni televisive, oltre a farsi conoscere ed apprezzare nei club e nei locali romani attraverso i suoi spettacoli dal vivo.
Dotato di un umorismo diretto e di un particolare spirito di osservazione, derivanti dall’indole tutta romanesca che coniuga il disincanto con l’amore per la propria città (e per l’Italia), Giuliani, oltre a recitare in parecchie fiction televisive, coltiva da tempo l’amore per il teatro, dove la sue potenzialità possono esprimersi al massimo attraverso l’incontro senza mediazioni con il pubblico.
Così, dopo diversi spettacoli portati in scena con successo, spesso anche nella triplice veste di autore, regista ed attore, la nuova scommessa di Giuliani si chiama “Chi non muore…si rivede”.
La rappresentazione offrirà un’indagine all’interno dell’Europa, un viaggio che, attraverso la lente deformante (e per questo evidenziante) della comicità, sottolineerà le differenze, i costumi e la mentalità delle altre popolazioni, per poi far rotta verso il nostro paese. In un contrasto stridente, attraverso il monologo e le battute (se ne promettono a raffica), emergeranno i vizi, le virtù e le debolezze degli italiani, verranno a galla i paradossi e le contraddizioni che ci identificano nella nostra unicità, che ci connotano nel bene e nel male.
Momenti musicali e una scenografia in itinere intervalleranno e punteggeranno la narrazione, che proporrà anche le vicende e gli anedotti legati alle persone che Giuliani ha incontrato (e rincontrato) lungo il suo percorso umano ed artistico e che gli hanno fatto (ci hanno fatto) esclamare: “Chi non muore…si rivede”.
Giovanni Berti
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