Fin troppo nascosta agli occhi della maggior parte delle persone, si è sviluppata in anni recenti la pratica del Parkour, un’attività sportiva di origine francese che si sta pian piano diffondendo sempre di più nell’ambiente giovanile. A Roma Nord si trova una delle più importanti associazioni della Capitale, la “PKR-Roma”. Allo Stadio dei Marmi abbiamo seguito il loro allenamento ed intervistato il giovane direttore per scoprire i segreti di questa pratica sportiva.
Cos’é il Parkour?
E’ una domanda a cui molti non saprebbero dare una risposta. Andrea Lanciano, direttore dell’associazione, ci spiega che si tratta dell’arte del movimento e dello spostameno nello spazio urbano, che non prevede la competizione tra gli atleti, ma la competizione dell’atleta con se stesso.
Tale disciplina supera così i confini dell’attività sportiva, per diventare un vero e proprio modo di pensare, diretto al superamento dei propri limiti, non solo fisici, ma anche mentali; l’ostacolo diventa, in questo modo, uno spunto su cui lavorare per migliorare se stessi.
Nata in Francia agli inizi degli anni Ottanta, questa disciplina metropolitana consiste nell’affrontare un percorso e superarne tutti gli ostacoli grazie all’allenamento sia fisico che mentale; i praticanti di parkour, chiamati traceurs, ovvero creatori di percorsi, fanno della velocità, la fluidità e l’eleganza, le armi principali nel superamento di qualsiasi ostacolo naturale ed artificiale.
La città stessa diventa un luogo dove mettersi alla prova: dove gli altri vedono solo una ringhiera o un muro, questi atleti vedono una opportunità per esplorare le proprie capacità, tanto che l’ostacolo diventa un elemento di gioco e di allenamento. Attraverso salti, volteggi e cadute, i traceurs affrontano le proprie paure e i propri limiti.
Seguendo questa filosofia, ogni persona è in grado di fare parkour, perché ognuno può mettersi alla prova ed impegnarsi per migliorare i suoi limiti fisici a seconda del proprio livello.
Praticare questo sport non richiede particolari attrezzature, ma un costante allenamento ed una coscienza di quello che si fa e di ciò che si vuole raggiungere. Tutto il corpo è attivato e coinvolto nella pratica del parkour, che si svolge principalmente in ambiente urbano, dove è possibile trovare diversi ostacoli da affrontare.
L’Associazione
La stessa genesi dell’Associazione PKR-Roma è simbolo della voglia e dell’impegno a superare i propri limiti: Andrea Lanciano, 26 anni, sconfitto un brutto infortunio che lo costrinse perfino alla sedia a rotelle, nel 2005 ha studiato la pratica in Inghilterra ed ha deciso di fondare questa associazione per fornire una struttura di riferimento a tutti quei giovani che desideravano avvicinarsi a questa disciplina.
“All’inizio eravamo solo tre ragazzi” – ci spiega Lanciano – “ma, negli anni a seguire, grazie all’entusiasmo di molti giovani e alla possibilità di informare le persone tramite il nostro sito, molte persone si sono unite a noi, tanto che abbiamo raggiunto i cento iscritti.”
Iscriversi all’associazione è facile, in quanto basta rivolgersi al direttore stesso in sede di allenamento o tramite i contatti presenti sul sito. E’ necessario consegnare una fotocopia di un documento d’identità valido, un certificato di sana e robusta costituzione ed una quota di 45 euro, necessari alla sottoscrizione dell’assicurazione dell’atleta, perché si tratta comunque di una disciplina ad alto rischio, sebbene grazie al criterio con cui vengono svolti gli allenamenti non si siano verificati molti infortuni negli anni.
I costi successivi sono di 10 o 15 euro al mese, a seconda del numero di ore a settimana in cui ci si allena, e servono a sostenere le attività dell’associazione.
Gli eventi
Per chi volesse assistere alle acrobazie degli atleti o avvicinarsi allo studio di questa disciplina, ogni mese viene organizzato un evento in collaborazione con le altre associazioni della capitale; giorno e luogo ove si tiene vengono resi noti sul sito internet di PKR.
Ogni anno a Maggio, inoltre, vi è un appuntamento fondamentale per tutti gli appassionati: si tratta di “Ecce-Parkour”, l’evento europeo di Parkour, che si svolge a Roma da cinque anni e riunisce ogni volta più di 300 atleti dalle varie nazioni del continente.
Questo appuntamento si svolge da due anni a Piazza del Risorgimento, e viene organizzato in collaborazione con il Comune. Nel 2010 si tenne invece sulla Piazza di Ponte Milvio riscuotendo un notevole successo.
Gli allenamenti
Gli allenamenti dell’associazione si svolgono allo Stadio dei Marmi e in altri posti adatti all’aperto, mentre i corsi hanno luogo in palestra. Manca però una struttura di riferimento stabile per tutti quelli che vogliano allenarsi.
Costruito appositamente per il parkour, un luogo del genere sarebbe necessario per promuovere l’attività, allenarsi efficacemente ed ospitare in un ambiente adeguato gli atleti degli altri Paesi.
“Motto essenziale del Parkour è: essere forti per essere utili. Migliorare quindi se stessi sia fisicamente che mentalmente, per poi mettere le capacità acquisite al servizio della comunità” ci spiega Andrea Lanciano.
I ragazzi dell’associazione hanno così maturato l’idea di proporre ad alcuni Municipi di Roma il proprio aiuto nel ripulire e rivalorizzare aree verdi che possano poi essere allestite in modo da creare una vera e propria struttura a rete specifica per il Parkour, qualcosa che non esiste in Italia ed è presente solo in tre luoghi in tutta Europa.
E’ evidente l’entusiasmo e la passione dei ragazzi della PKR, che credono in questo sport e nella sua corretta diffusione. L’ambiente socievole e giovanile, la voglia di affrontare i propri limiti, di mettersi in gioco, e lo spirito di iniziativa e collaborazione rendono l’appartenenza a questa associazione un’esperienza piacevole e stimolante, utile sia dal punto di vista sportivo, che da quello umano.
Luca Virgillito
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Ci alleniamo allo Stadio dei Marmi lunedì-mercoledì-venerdì dalle 18 alle 21, siete tutti benvenuti, anche i meno allenati, a presto!