Rimossa, più probabilmente rubata, la targa toponomastica di via Settimia Spizzichino in zona Grottarossa, sulla Cassia. A denunciarlo su facebook è Carla di Veroli, nipote di Settimia, l’unica donna tornata a Roma dei 1.023 ebrei strappati dal ghetto la mattina del 16 ottobre 1943. “Sono sconvolta – scrive Carla di Veroli sul suo profilo facebook – credo che questa sia la risposta di coloro che male hanno sopportato la mia recente battaglia per impedire che a Roma fosse intitolata una strada a Giorgio Almirante”.
“Chiedo che tutte le forze democratiche e antifasciste rispondano ad un oltraggio così grave, fatto contro la memoria di Settimia Spizzichino. Mi aspetto – conclude la Di Veroli – che il presidente del XX Municipio ed il sindaco Alemanno ripristino immediatamente la targa sottratta, con una cerimonia cittadina”.
Unanime la condanna del vile gesto
Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica di Roma, così ha commentato la notizia. “Qualora si tratti di un ‘semplice’ atto vandalico, è evidente che la condanna è netta. Rivolgo al contempo un appello al sindaco, affinché venga ripristinata la targa, perché Settimia Spizzichino, unica sopravvissuta alla retata del 16 ottobre del 1943, rappresenta un simbolo”.
“Quella di Settimia – ha aggiunto – è una storia particolare: è la storia di una donna , l’unica, che, appena rientrata, decise di iniziare a raccontare, di fronte alle perplessità di molti, ciò che aveva vissuto. E lo ha fatto fino alla sua morte. Settimia Spizzichino è stata una donna che ha continuato a combattere, ogni giorno della sua vita, contro le ideologie nostalgiche del nazismo e del fascismo”.
Nicola Zingaretti , presidente della Provincia di Roma, si augura “che il prima possibile siano individuati i responsabili di tale gesto e individuate le ragioni della rimozione della targa. E’ opportuno, e non è secondario, capire se si è trattato di un atto vandalico o di un atto rivolto a colpire un simbolo della storia della Shoah. Perché la rimozione della targa – ha aggiunto – è una ferita per la città, un gesto vigliacco che colpisce profondamente tutti noi. Per questo mi auguro che venga ripristinata in tempi brevissimi”
Non è da meno il sindaco Gianni Alemanno. “Condanniamo duramente la rimozione della targa toponomastica di via Settimia Spizzichino, nel XX Municipio. E’ stato un gesto vile che offende la memoria e l’onore di una donna che ha vissuto il male assoluto della Shoah”.
La targa verrà presto ripristinata
“Il Campidoglio – annuncia poi il Sindaco – ripristinerà la targa al più presto con una cerimonia di commemorazione aperta a tutta la città. Roma, città simbolo della lotta di liberazione, dei valori di civiltà, libertà e democrazia, non merita di essere sfregiata in questo modo”.
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Probabilmente coloro che hanno rimosso la targa non hanno minimamente idea del valore di questa straordinaria donna… Che idioti
Premesso che concordo con Gianluca, non sono molto sicuro dei tempi : vado quasi quotidianemente al parco (e ci andrò anche stasera perchè inizia la festa dell’unità, così facciamo pubblicità anche ai sinistri..), e passo sempre sul viale intitolato alla signora Spizzichino, ma non sono sicuro che la targa manchi solo da pochi giorni… Non voglio togliere il “gusto della riprovazione” a tutti, ma penso che nessuno, senza prova contraria, possa dire quando sia accaduto il fattaccio : la nipote se n’è accorta adesso e ne ha dato un’ interpretazione politica, collegando il tutto al suo attivismo, ma potrebbe anche essere opera di un incivile buontempone o solo un ulteriore danno della caduta dei rami a seguito delle nevicate. Naturalmente sono tutte ipotesi…