Se si scendono le scale di marmo che dal Lungotevere Tor di Nona portano alle sponde del Tevere si possono notare alcuni cartelli legati alla ringhiera metallica con la scritta “benvenuto” in inglese, francese, spagnolo e brasiliano: un “bemvindo” che non lascia presagire al turista quello che troverà poco più in basso. Sarà per il caldo, la magra del fiume, l’aumento nei consumi di bottiglie di acqua minerale che poi finiscono in acqua, ma là sotto di buono e di bello non c’è proprio nulla.
Siamo arrivati a Castel S.Angelo dopo aver cercato inutilmente di imbarcarci su uno dei battelli che fanno servizio sul Tevere; abbiamo tentato a Ponte Duca d’Aosta ma l’approdo è chiuso e in condizioni disastrose.
Forse come le “twin-towers” si è deciso di lasciare tutto come era dopo la terribile piena di un novembre piovosissimo; danneggiate le strutture di approdo, piegato il galleggiante, contorte le ringhiere metalliche: il tutto circondato dai rifiuti.
Ci siamo spostati allora a Ponte Risorgimento sperando di avere maggiore fortuna, ma anche qui l’approdo è chiuso e un anonimo cartello avverte che il servizio è sospeso.
Un vero peccato perché i “Battelli sul Tevere” sono stati una iniziativa del Comune che nel 2003 suscitò l’entusiasmo di romani e turisti anche se il servizio poi, a causa delle magre o delle piene, subì delle interruzioni.
I battelli, sulle sponde del Lungotevere Oberdan, sostano immobili ormeggiati alla piattaforma di imbarco mentre le scale di accesso, ricoperte dalla vegetazione e dai rifiuti, puzzano come una latrina.
Decidiamo allora, nonostante la temperatura sahariana e un traffico bestiale, di raggiungere il capolinea all’Isola Tiberina: dall’alto l’approdo appare deserto mentre un cartello dai colori sgargianti ci parla di mini-crociere storiche.
Abbandoniamo Ponte Garibaldi diretti a Castel S.Angelo dove sul lungotevere, passati i cartelli di benvenuto, troviamo un approdo semideserto.
E allora non ci resta che chiamare il servizio informazione della compagnia che gestisce i battelli; alla richiesta di informazioni sulla sospensione del servizio una voce lievemente irritata ci dice che il servizio è attivo sulla tratta Isola Tiberina-Castel S.Angelo.
Leggendo con maggiore attenzione i pannelli illustrativi solo ora ci accorgiamo che giornalmente si svolgono mini-crociere tra i due scali al costo di 11 Euro (con cena 55 Euro mentre se ci si limita al wine-bar allora ne sono sufficienti 35).
Del servizio Ponte Duca d’Aosta-Isola Tiberina al prezzo popolare di un euro, con eventuale bicicletta al seguito, non c’è traccia.
Quello che ci impressiona però non è la sospensione di un servizio molto gradito ai cittadini, ma lo stato di grave degrado in cui versano le sponde ai piedi del maestoso Castel S.Angelo.
L’acqua dal colore verdognolo, quasi ferma, è colma di rifiuti e bottiglie di plastica; uno spesso strato di viscida vegetazione, al cui interno galleggiano beate anatre e gabbiani, lambisce le sponde.
Sotto l’arcata del ponte, come sempre affollata di venditori ambulati, dorme completamente coperto nonostante la temperatura torrida, un uomo di colore.
L’argine lastricato è quasi del tutto deserto eccezion fatta per un paio di turisti che si guardano intorno con atteggiamento perplesso; dall’alto arriva il frastuono delle migliaia di auto che percorrono, a passo d’uomo, il lungotevere congestionato dal traffico.
Alla faccia del “bemvindo”!
A tirarci un poco su alcune timide gallinelle d’acqua che con prole al seguito sguazzano tra i rifiuti: perbacco, un fiume che muore che genera nuova vita!
Francesco Gargaglia
© riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Avete tutte le ragioni di denunciare buche nelle strade, cassonetti rotti e maleodoranti……….ma dopo un pò di battage sulle ventilate ( nel senso di SUPPOSTE !!! ) DISCARICHE AI CONFINI DI ROMA-NORD NON SE NE PARLA PIU’. su questo quotidiano on-line…….come mai ? !……….eppure peggiore DISASTRO non è pensabile, per un territorio……………..! ! ! : AMBIENTE INQUINATO PER UN RAGGIO DI CHILOMETRI, DECLASSAMENTO DEGLI IMMOBILI PER I QUARTIERI CONFINANTI E NON SOLO, DISTRUZIONE DI VARIE ATTIVITA’ COMMERCIALI, TRAFFICO PARALIZZANTE A TUTTE LE ORE:………. ! ! ! ! ! !NON PENSATE CHE VALGA , TUTTO QUESTO, UNA LOTTA DURA ALLE FARNETICANTI ISTITUZIONI LOCALI CHE VOGLIONO COMMETTERE UN COSI’ GRAVE ATTENTATO ALLA LIBERTA’ PERSONALE E ALLA SALUTE PUBBLICA ? ! ? ! ? ! ? !