Home ATTUALITÀ Il mercato dei tablet è in grande crescita. Ma servono davvero?

    Il mercato dei tablet è in grande crescita. Ma servono davvero?

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    tablet.jpgSI E NO. Ne abbiamo avuto qualcuno tra le mani sia con i sistema operativo Android di Google che con quello di Apple ma la sensazione generale è che i Tablet non siano un oggetto così pratico nell’uso quotidiano. Chiariamo subito una cosa: i tablet non sono il sostituto del computer portatile. Sotto l’aspetto ergonomico la scomodità di doverlo tenere con due mani e la complicazione di digitare il testo sullo schermo sempre continuando a tenerlo con le due mani ne fanno sicuramente un oggetto poco pratico.

    E’ vero che si può ovviare a questi inconvenienti con custodie od accessori che comprendono un piccolo stand ed una tastiera, ma a questo punto i costi si avvicinano ad un portatile ultrabook, sia esso un PC da 11 o 13 pollici, come il Sony Vaio serie T venduto a 750 €, o un MAC Book Air che nella versione da 11 pollici costa da 950 €.

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    Per chi usa i tablet differentemente dagli smarthphone non sono poi necessarie, eccetto alcuni specifici casi, le APP (applicazioni) dedicate in quanto la dimensione dello schermo del tablet, più grande di uno smartphone, rende praticamente inutile l’utilizzo di interfacce dedicate come quelle delle APP.
    Tanto è vero che i grandi produttori di servizi on line tra i quali Google, Facebook ed altri hanno recentemente ristrutturato le proprie interfacce on line per adattarle all’uso dei tablet.

    L’unica area dove i tablet avranno sicuramente un futuro sono le applicazioni cosiddette verticali, dove il tablet per la sua dotazione multimediale (telecamera, possibilità di ripodurre, documenti, fotografie e video) soddisfa specifiche esigenze lavorative.
    Negli ospedali per leggere le cartelle mediche in corsia, nell’automazione delle operazioni delle rete di vendita come sostituto del catalogo cartaceo e per la registrazione immediata di ordini, nelle campagne di marketing per l’acquisizione dati out door, nelle rilevazioni di incidenti stradali.

    In redazione abbiamo acquistato due tablet ritenendo fossero utili per prendere appunti durante interviste e riunioni pubbliche, ma l’esperienza sul campo ci ha dimostrato il contrario.

    Digitare sullo schermo o sulla tastiera il testo di una intervista o prendere gli appunti ad una conferenza stampa si è rilevata una esperienza frustrante e faticosa. Molto più semplice un registratore portatile od un blocco ed una penna per le interviste ed uno smartphone per i video e le immagini. I due tablet sono stati dirottati alla vendita degli spazi pubblicitari per mostrare ai possibili clienti i giornali on line e gli spazi pubblicitari a disposizione.

    In conclusione e parafrasando un detto popolare: un bell’oggetto che dura poco.

    Fabrizio Azzali

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