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Appello della famiglia del giovane morto a Tor di Quinto domenica 1 aprile

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“Chi ha visto parli e collabori per la verità”. La famiglia di Duccio Valerio Gresta, il giovane romano di 22 anni deceduto nell’incidente avvenuto domenica 1 aprile a Tor di Quinto, ha deciso di lanciare un appello a chiunque si trovasse nei pressi, a chi può aver visto qualcosa o qualcuno. La dinamica dei fatti non è ancora chiara ed una lunga traccia  di frenata sull’asfalto può far supporre che il fatto non sia stato accidentale.

“Nel luogo dove domenica 1 aprile Duccio Valerio ha perso la vita, è sotto gli occhi di tutti un’evidente frenata lunga più di 20 metri – sostiene l’avvocato Paolo Voltaggio, che rappresenta la famiglia – lasciata da un’auto che non può non essere coinvolta nella dinamica del tragico sinistro. Duccio non ha perso il controllo del mezzo da solo e chi ha determinato la sua morte o vi ha assistito o non si è fermato per provare a soccorrerlo”.

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“La famiglia ha piena fiducia nella magistratura e nei vigili che stanno effettuando gli accertamenti e gli approfondimenti connessi a tale coinvolgimento ma chi ha assistito all’incidente – continua l’avvocato – può avere un ruolo determinante per l’accertamento della verità, la via dell’incidente, viale di Tor di Quinto altezza civico 60, è molto trafficata e frequentata anche di notte”.

Chi ha visto l’incidente o ha elementi utili per aiutare a fare luce sulla sua dinamica è pregato di dare il suo contributo mettendosi in contatto con il legale della famiglia, avvocato Paolo Voltaggio, al numero 066876296 (fax 066872286).

Ricordiamo il tragico evento. Poco dopo le tre del mattino di domenica 1 aprile il giovane romano perde il controllo della sua moto schiantandosi contro un albero, nei pressi del civico 60, e morendo sul colpo. Così scrivono le agenzie nel diffondere la notizia.
Ma solo 36 ore dopo il sospetto che non possa trattarsi di un fatto accidentale comincia a prendere corpo a causa di una lunga traccia di frenata sull’asfalto, rilevata dalla Polizia Municipale, che sembra essere compatibile con un altro mezzo che possa essere rimasto coinvolto, od addirittura aver provocato l’incidente. Fare chiarezza, sciogliere questo dubbio è dunque importantissimo.
“Chi ha visto parli e collabori per la verità”, lo chiede la famiglia.

 

 

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