“Non ho compreso bene il fine delle dichiarazioni del Presidente Giacomini in tema di decentramento amministrativo e riguardo all’esigenza dei Municipi di avere una loro ‘autonomia finanziaria’. Atteso che sono completamento d’accordo con quanto da lui dichiarato, vorrei però sottolineare che negli ultimi quattro anni il cosiddetto decentramento non si è bloccato, ma è proprio regredito! I Municipi autonomamente non acquistano neanche più gli arredi per i propri uffici, i quali devono essere ordinati al dipartimento competente.”
Così si esprime in una nota Daniele Torquati, capogruppo PD, riferendosi alle dichiarazioni odierne di Gianni Giacomini (leggi qui).
“La prossima settimana – spiega Torquati – si discuterà il bilancio per il quale il Comune di Roma ha concesso solo dieci giorni per esprimerci, ma nonostante questo già da una prima lettura si evince chiaramente che i Municipi, ed in particolare il XX, non sono penalizzati, ma massacrati. E’ questo il reale motivo del panegirico di Giacomini sul decentramento, ed è questo il motivo per cui nel finale delle sue dichiarazioni fa un insolito riferimento ai “prossimi congressi del PDL” nei quali secondo il Presidente “la centralità dei Municipi deve essere al centro del dibattito”.
“L’anno scorso – ricorda il capogruppo PD – abbiamo reso pubbliche le tabelle di bilancio per dimostrare che le chiacchiere, in quel caso del Capogruppo Antoniozzi, erano pura mistificazione della realtà dimostrando i tagli enormi per la manutenzione scolastica e denunciando l’approvazione di un emendamento del PDL per spostare fondi destinati all’assistenza dei disabili sul capitolo di spesa per le iniziative “istituzionali” della Presidenza del Municipio. Quest’anno Giacomini non costringa i propri Consiglieri ad una difesa di un fortino in fiamme e non tenti di risolvere la questione della penalizzazione del XX Municipio attraverso dinamiche interne al PDL, piuttosto – lo esorta Torquati concludendo – abbia il coraggio di dire con convinzione, ed apertamente, quello che pensa, ma soprattutto consideri seriamente l’idea di bocciare un bilancio raccapricciante”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA