In scena fino al 26 febbraio al Teatro Sala Umberto di via della Mercede, 50 (Piazza San Silvestro), “Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa” è la godibilissima versione italiana, curata da Luca Barcellona, di “Out of Order”, la brillante commedia degli equivoci scaturita due decadi fa dal talento di Ray Cooney. Sul palco, un gruppo di attori di ottimo livello, capitanato da Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti e diretto da Gianluca Guidi, regala al pubblico due ore, suddivise in due atti, di continue risate e benefica leggerezza.
Insignito del prestigioso “Lawrence Olivier Award” e rappresentato con successo in tutto il mondo, specialmente a Parigi e a Madrid, questo spettacolo si lascia apprezzare moltissimo anche nella sua brillante veste italiana grazie ad un meccanismo farsesco ingegnosamente concepito, già messo a punto nella prima rappresentazione di martedì 7 febbraio, e a causa delle prestazioni degli attori e delle attrici, tutti in parte e tutti puntuali nel corso dello svolgimento di una vicenda dal ritmo sostenuto nella quale le entrate e le uscite richiedono un timing perfetto, che garantisce la riuscita delle gags e il successo dello spettacolo in generale.
Seguito di “Se devi dire una bugia dilla grossa” (“Two into One”, 1984), questa esilarante commedia è ambientata nella lussuosa suite 648 dell’Hotel Plaza di Roma, ove l’Onorevole e Ministro Riccardo De Mitri (interpretato dal bravissimo Antonio Catania), invece di presenziare ad una importante seduta alla Camera dei Deputati, sta per passare la notte insieme alla sua amante, la signora Rolandi (l’affascinante ed eccellente Miriam Mesturino), la segretaria del leader dell’opposizione. Tale flirt deve restare segreto non soltanto perchè i due sono diversamente coniugati, ma anche a causa dello scandalo politico che deriverebbe dalla diffusione di questa notizia.
Mentre la serata si sta scaldando, inaspettatamente appare alla finestra un cadavere (Antonio Pisu) che non vuol saperne di passare inosservato. La serata, quindi, prende una piega del tutto singolare, colorandosi di piani escogitati in fretta e di bugie sempre più grosse, complicandosi ed ingarbugliandosi anche a causa delle continue incursioni di un direttore d’albergo curioso e moralista (lo spassoso Nini Salerno) e di un cameriere che chiede continuamente la mancia (Raffaele Pisu: che meraviglia!).
L’onorevole De Mitri, volendo evitare lo scandalo, chiama in soccorso il suo goffo ed imbranato portaborse Mario Girini (lo strepitoso Gianluca Ramazzotti) e, tra la finestra che spesso si serra come una ghigliottina, le porte che si aprono e si chiudono, le urla e le panzane che si fanno sempre più fantasiose, il segreto dell’importante politico è costantemente in pericolo, anche a causa dell’irruzione di Paolo (Domenico De Santi) e di Arabella (la divertentissima e procace Licinia Lentini), rispettivamente il marito della signora Rolandi e la moglie dell’Onorevole. La situazione diventa pressochè ingestibile, poi, quando arriva inaspettatamente la signorina Levi (Selene Rosiello)…
In conclusione, “Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa” garantisce un divertimento intelligente, magari al termine di una faticosa giornata di lavoro. Non è poco, di questi tempi.
Giovanni Berti
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