Stava disegnando graffiti con una bomboletta spray su alcuni vagoni di un treno in sosta alla stazione dell’Acqua Acetosa, tanto da non accorgersi dell’arrivo degli Agenti del Commissariato Villa Glori, diretto dal dr. Giuseppe Rubino. Non gli è rimasto altro, a quel punto, che tentare il tutto per tutto: ha spintonato i poliziotti ed ha iniziato a correre, ma è stato subito rincorso e bloccato.
A.F., italiano di 20 anni, è stato condotto presso gli uffici del Commissariato e denunciato in stato di libertà per l’imbrattamento dei mezzi di trasporto pubblico nonchè per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Da un sopralluogo effettuato si è accertato che il giovane, prima dell’arrivo degli agenti, aveva già effettuato i suoi graffiti su due carrozze di un treno in sosta. Recuperate e sequestrate numerose bombolette di vernice spray di cui il giovane è stato trovato in possesso. A dare l’allarme gli addetti alla vigilanza.
Il fatto è stato commentato anche dall’ATAC che ha fatto giungere, tramite una nota formale, i suoi ringraziamenti alla Polizia.
“Atac ringrazia la Polizia di Stato – si legge nel comunicato – le cui pattuglie, la notte scorsa, dopo aver ricevuto l’allerta dagli agenti della vigilanza aziendale, sono intervenute nel deposito ferroviario dell’Acqua Acetosa, fermando un ragazzo intento a graffitare un treno in sosta. E’ la conferma del fatto che una stretta collaborazione tra azienda e forze dell’ordine fornisce un essenziale contributo alla sicurezza di viaggiatori e dipendenti. Gli atti vandalici, in particolare, costituiscono un capitolo di spesa ingente per Atac, che, ogni anno, e’ costretta a a sostenere una spesa di oltre un 1.200.000 euro per sistemare bus, tram e treni della metropolitana e della ferrovie, danneggiati. Ai costi indispensabili per le riparazioni si aggiungono, poi, i costi causati dallo stop forzato del mezzo danneggiato”.
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Adesso spero che l’Atac proceda con congrua richiesta di risarcimento danni, che ovviamente pagheranno i genitori del disattato. 4/5 mila euro e la prossima volta ci pensa due volte il demente.
Altro che richiesta di risarcimento ci vorrebbe il buon Ahmadinejad con le sue cento frustate per far cessare subito il fenomeno così i due milioni di euro che servono per cancellare le scritte potrebbero essere destinati agi anziani o ai malati.