Il Teatro Olimpico di piazza Gentile da Fabriano, 17, ospiterà dal 25 al 30 ottobre sei appuntamenti con l’inedita coppia formata da Marco Travaglio ed Isabella Ferrari. Nello spettacolo Anestesia Totale, il cofondatore e vice direttore de Il Fatto Quotidiano condurrà un’analisi impietosa sullo stato attuale del giornalismo, mentre la protagonista di Willy Signori e Vengo da Lontano e Caos Calmo leggerà alcuni brani tratti dagli articoli di Indro Montanelli.
Dopo il tutto esaurito della tournée estiva, approda anche alla storica struttura del quartiere Flaminio Anestesia Totale, “il primo spettacolo (poco spettacolare) del dopo-B”, che racchiude nel suo titolo una valutazione tout court sulla situazione odierna dell’informazione.
Su un palcoscenico spoglio troveranno posto un’edicola, una panchina e due microfoni: mentre Travaglio indagherà, con il puntiglio e l’ironia tagliente che lo contraddistinguono, su come nasce l’informazione e soprattutto su come si genera la disinformazione nei tempi che stiamo vivendo, Isabella Ferrari leggerà le riflessioni di Indro Montanelli, il grande giornalista toscano scomparso dieci anni fa all’età di 92 anni.
Fra luce e buio, passando per la musica dal vivo eseguita dal violino di Valentino Corvino, i due interpreti inviteranno il pubblico a riflettere sull’attualità e a destarsi dai sintomi di questa epidemia che ha cloroformizzato un intero paese praticando un’anestesia totale. Proprio nella lezione senza tempo di Montanelli, che illumina, ammonisce ed indica la strada, è possibile trovare la cura per una nazione che ha smarrito la memoria, la verità e la solidarietà, sostiene con decisione Travaglio.
Il virus è un sistema che imbavaglia i cittadini e che fa comodo al potere, di qualunque colore esso sia: chi vince, prende tutto, comanda, non governa, il controllato controlla anche i controllori. Allora, perchè chi viene dopo dovrebbe smantellare questa situazione? Cosa succederà all’attualità? Quale sarà il futuro della cronaca e del giornalismo in Italia? Travaglio cercherà di dare una risposta a queste domande ed andrà alla ricerca dell’infezione e dei suoi sintomi: forse la speranza di una guarigione esiste, ma va perseguita con tenacia ed onestà intellettuale.
Dal 25 al 29 ottobre gli spettacoli inizieranno alle 21, mentre domenica 30 la rappresentazione comincerà alle 18.
Giovanni Berti
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