“A Casale Ghella, vi sono tre casali, che pur non essendo completamente danneggiati hanno comunque necessità di essere ristrutturati, si trovano a ridosso di via di Grottarossa ed hanno davanti un bel parco all’interno del Parco di Veio, di qualche decina di ettari.Questi tre casali sono stati oggetto di compensazione, nel senso che a fronte di quest’area il proprietario ha preso una compensazione dal Comune di Roma in un’altra zona.” Così dichiara all’AgenParl, l’Agenzia Parlamentare diretta da Luigi Camilloni, il Commissario straordinario del Parco Naturale Regionale di Veio, Massimo Pezzella.
“La nostra idea è quella di portare la sede del Parco all’interno di uno di questi 3 casali o in due di essi- ha proseguito Pezzella – dal momento che su Roma il Parco di Veio conta quasi 7000 ettari quindi quasi il 50 % dell’area totale. E’ nostra intenzione creare in uno di essi, l’ufficio tecnico a disposizione dei romani che abitano nella zona che altrimenti si trovano costretti a prendere la Cassia bis ed a venire, per ora, Campagnano Romano e successivamente dovranno venire a Sacrofano, perchè lì apriremo la sede provinciale del Parco”.
“Questo è un aspetto di fondamentale importanza in presenza anche del Piano di Assetto – ha continuato il Commissario – che presto verrà presentato in Regione. E’ dunque chiaro che, in tale frangente, i cittadini romani avranno più bisogno di relazionarsi con il parco per verificare lo stato dei loro terreni ed abitazioni in relazione al piano di assetto, quindi niente di più importante in questa fase concedere una sede che sia anche comoda logisticamente ed a servizio dei romani, a Roma”.
Sempre sulla prospettiva di trasferimento della sede del Parco a Casale Ghella, il commissario ha precisato: “Inoltre potremmo avere la possibilità di aprire, in uno dei casali, un ufficio di informazione turistica inerente il Parco che sarebbe interno allo stesso ed all’interno di Roma. Per ciò che concerne il terzo casale potrebbe fornire l’occasione per un museo,dal momento che quella è un’area che possiede anche un’interesse archeologico. Quindi due casali a disposizione del Parco ed il terzo a disposizione di un’iniziativa culturale che possa essere al servizio dei cittadini.
“L’area di interesse archeologico si trova in mezzo ai tre casali – continua Pezzella – è una situazione molto racchiusa, che è stata oggetto di scavi in passato e potrebbe essere ora manutentata a dovere, messa in sicurezza, resa fruibile ed entrare a far parte, per esempio, del percorso di visita del parco. Soprattutto potrebbe essere opportunamente sorvegliata proprio dall’Ente Parco. Infatti si potrebbero installare telecamere di sicurezza per far si che, sia l’area archeologica che l’area verde davanti ad essa, possano essere tutelate da qualsiasi tipo di atto vandalico o contro l’ambiente”.
“E’ chiaro, inoltre, che la collocazione della sede del Parco lì, quale sede succursale per Roma porterebbe alla risoluzione del problema dell’accesso a quest’area che deve essere ancora completato – ha specificato Pezzella – si potrebbe pensare di dare evidenza ad un altro tipo di accesso, magari sempre sulla stessa strada, che vada al Parco e che porti anche alla sede dello stesso, in altre parole l’area in questione potrebbe essere maggiormente sviluppata ed utilizzata”.
“So che da parte dell’Assessorato al Patrimonio alla Casa ed ai Progetti Speciali del Comune di Roma c’è la predisposizione a concedere l’area al Parco – ha aggiunto il Commissario – tuttavia è necessario superare la tempistica e la burocrazia che porta a questo tipo di risoluzioni. Io ho presentato formale richiesta a marzo di quest’anno ed ovviamente ho l’esigenza di chiudere le sedi di Campagnano, poichè sono onerose per il Parco, mentre a Casale Ghella sarebbe una sede in comodato gratuito, quindi ci consentirebbe di abbattere i costi di affitto, il Parco ha l’esigenza di concretizzare questa prospettiva in pochi mesi, entro la fine dell’anno.”
In conclusione Pezzella ha affermato: “Noi andiamo a fare un discorso anche economico perchè chiudiamo 4 sedi e ne apriamo 2, una a Sacrofano e l’altra magari a Roma, per i romani. Questa prospettiva oltre ad avere vantaggi economici ne ha di funzionali per i romani, oltre che di salvaguardia ambientale e di tutela del territorio”. (fonte AgenParl.it)
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Credo che questa soluzione possa essere decisiva per la tutela e per la salvaguardia, ma anche per la riqualificazione con interventi ad hoc incentrati alla sostenibilità, di tutte le aree inserite nella perimetrazione del Parco di Veio, all’ interno del GRA, che troppo spesso sono vittime del degrado e dell’ inciviltà di chi deposita materiali di risulta.
Oltretutto si aprirebbe uno spiraglio per la realizzazione di percorsi archeologici di notevole valenza, stante la presenza in loco di rilevanti preesistenze di epoca romana.
Come al solito i cittadini di questo quartiere sono gli ultimi a decidere sulla loro vita.
Ci sono molte altre cose importanti all’interno del quartiere che servono una per tutte una biblioteca comunale. Su tutto il Municipio XX ce nè una sola a Prima Porta.
Gino Benedetti
Seggretario del Circolo