Claudio Coccia, il Presidente Onorario della Federazione Italiana Pallacanestro, è morto questa mattina nella sua casa dell’Olgiata all’età di 79 anni. “Un altro grave lutto per lo sport italiano – commenta commosso il presidente FIP Dino Meneghin – Claudio Coccia è stato un dirigente moderno, uno dei primi. La sua presidenza ha significato la sprovincializzazione della pallacanestro italiana, l’apertura ai giocatori stranieri e l’inizio di quella crescita che ha portato il basket ad essere il secondo sport in Italia “
“Lo ricordo come presidente federale ad Essen, in Germania, al campionato Europeo del 1971, quando vincemmo il Bronzo. A fine gara saltava in campo per la gioia come tutti noi e più di noi. Il suo lavoro per l’affermazione del basket – prosegue Meneghin – l’ha continuato anche quando ha lasciato la FIP, sia in Lega, sia in FIBA, sia nella giunta CONI. Mi piace anche ricordare che l’eredità che ha lasciato nel campo del diritto sportivo è una ricchezza per tutto lo sport italiano. E’ stato un grande italiano, un grande sportivo e non a caso fa parte della Italia Basket Hall of Fame della FIP dal 2007”.
Il presidente Dino Meneghin, a titolo personale e a nome del Consiglio Federale e degli impiegati FIP – sottolinea il comunicato della Federazione – esprime il più profondo cordoglio alla famiglia Coccia ed ha disposto che il minuto di silenzio già previsto su tutti i campi per onorare Cesare Rubini sia esteso per ricordare il presidente Coccia.
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Con Claudio Coccia se ne va un pezzo importante della storia della nostra Pallacanestro.
Superappassionato di questo sport, Dirigente artigianale, ma illuminato e soprattutto un Signore, un grande Signore.
E’ stato il mio Presidente nei miei anni migliori 1965/1975 ed è stato colui
che ha traghettato la pallacanestro verso il basket, senza favoritismi e senza
esclusioni, ma solo per il bene di tutta la Pallacanestro Italiana.
Ai Figli e ad Ornella, il commosso ed affettuoso abbraccio da parte di
Franca e Sandro Spinetti