A distanza di dieci mesi dalla nostra precedente inchiesta (clicca qui) non è cambiata l’opinione dei residenti nel quartiere La Cerquetta, sulla Cassia, riguardo allo schema della viabilità in vigore dal Gennaio 2010: nonostante le numerose voci di malcontento, che invocavano una pronta risistemazione dei sensi unici, il labirinto nel quale si sentono intrappolati è rimasto pressoché invariato da come allora lo descrivemmo.
A poco è servita l’inaugurazione di via Enrico Bassano – strada di raccordo tra via Cassia e via della Cerquetta – avvenuta lo scorso 18 settembre in presenza di numerosi esponenti del municipio XX (leggi qui). Nonostante quanto dichiarato durante il taglio del nastro dal presidente Giacomini, via Bassano resta quindi l’unico tentativo di rimediare alla bizzarra e quotidiana gimkana di saliscendi: si era parlato a più riprese della possibile apertura di via Adami, strada chiusa al traffico che darebbe un ulteriore collegamento con Via Cassia.
Stando a quanto dichiarato dal consigliere del XX Municipio, Antonello Derenti (PdL), al quale abbiamo chiesto lumi in merito al futuro prossimo della questione, la proposta è bloccata negli uffici del Dipartimento VII – Mobilità e Trasporti, l’unica autorità che possa decidere in merito alla definitiva apertura dell’indirizzo.
Soltanto in quel momento, come detto dal consigliere, potrebbe essere ridisegnata la mappatura dei sensi di marcia.
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La situazione, che risulta quindi essere in stallo, non è un belvedere per i residenti: se da un lato c’è da riscontrare l’effettivo miglioramento delle condizioni di percorribilità per i mezzi di servizio – nella fattispecie trasporto scolastico e mezzi AMA – d’altro canto sono sensibilmente saliti i tempi medi per le automobili private, costrette spesso a percorrere più del doppio della distanza coperta in precedenza nei normali spostamenti.
Altro aspetto negativo è quello dei parcheggi: attenendosi alla segnaletica verticale, lo spazio ai margini delle carreggiate – peraltro già risicato – è stato ulteriormente ridotto, rendendo in alcuni casi difficoltosa la sosta vicino alla propria abitazione.
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Tutto questo dovrebbe aver portato maggiore sicurezza per le strade: frequentando a più riprese il quartiere però ci si accorge che, sebbene la maggioranza dei residenti nonostante il disaccordo si attiene alle disposizioni dimostrando grande senso civico, una parte di essi ha optato per il codice fai-da-te.
Non è raro quindi trovare macchine lasciate in sosta proprio all’ombra dei divieti.
Per non parlare poi degli automobilisti “obiettori d’incoscienza”, i quali sfruttano la quiete notturna per improvvisare pericolosi percorsi contromano pur di raggiungere le loro case con un percorso meno tortuoso.
Ci avviciniamo al balcone di un signore che chiacchiera con i suoi dirimpettai. Ci tiene a farci sapere che il palazzo dove abita l’ha costruito egli stesso. “Quando ho costruito casa mia – evidenzia il perimetro del condominio con ampia gestualità – qui era tutto tranquillo. Adesso da quando ci sono i sensi unici la gente corre di più, è un pericolo camminare a piedi. Mia figlia abita in fondo alla discesa – ci fa segno – quando mi affaccio vedo casa sua. Ora deve fare tutto il giro in macchina per venire qui da me, le pare normale?”
Gli fa eco una energica signora, nonna di tre nipoti che “a piedi non ce li mandano più, qui corrono tutti. Secondo me – precisa per poi congedarsi vista la temperatura piuttosto rigida – si stava meglio prima, qui non s’era mai lamentato nessuno” .
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Segnalazione di coda per la scarsa qualità dell’asfalto, amaro leitmotiv alla Cerquetta come in molti, troppi altri luoghi all’interno del municipio: nonostante alcuni provvedimenti – asfaltata via Torriero su tutte – il manto stradale spesso non sembra altro che la sommatoria di numerose “toppe” applicate nel tempo.
Qualche residente, armato di buona volontà e spirito di adattamento, prova a rimediare in maniera artigianale, riempiendo le buche con fantasiosi miscugli di materiali.
Siamo all’asfalto fai-da-te, che brutta novità.
Matteo Strada
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lamentele inutili, io abito qui da tre anni, e i vecchi abitanti pensano di stare ancora in campagna, e che la strada sia di loro proprietà, oggi non è più così, la strada suddettata è sofraffollata e il senso unico era dovuto (un paio di centinaio di metri in più non fanno male a nessuno), e per quanto riguarda la sosta selavggia dove è vietata, il problema non sussisterebbe se i cari abitanti della Cerquetta sfruttasero i loro box per le auto e non come cantinolo o altro….
STANDING OVATION per “fg” !!!!!!!!!
Tengo a precisare solo una cosa…..sono 30 anni che abito alla cerquetta e da che ricordo e’ rimasta residenza privata ad eccezione dell’illuminazione stradale.
Quindi mi chiedo come ha fatto il municipio ad imporci la segnaletica le strade sono private?
Sottolineo private perché più di una volta mi sono lamentato con la polizia municipale per l’indecenza del manto asfaltato e mi e’ sempre giunta la stessa risposta da anni, ovvero che le strade sono private ed e’ compito dei residenti richiedere o comunque organizzarisi.
In soluzione di tutto vi chiedo allora se non e’ stato un abuso di potere la segnaletica per i sensi unici, chi l’ha richiesta?