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Nel Giorno della Memoria Aldo Zargani ed i suoi ricordi alla libreria Fanucci di Vigna Clara

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Aldo Zargani, torinese residente a Roma, 78 anni, autore di “Per violino solo” dialogherà con i lettori su uno dei periodi più oscuri della storia del ‘900, l’orrore della Shoah. L’appuntamento è alle 17.30 presso la libreria Fanucci in via di Vigna Stelluti 162.
Aldo Zargani dal 1954 al 1994 ha lavorato alla RAI, prima a Torino e poi a Roma.  Il suo libro, “Per violino solo”,  edito da Il Mulino, è stato tradotto in tedesco, francese, spagnolo e inglese. 

Per Violino solo

“Per violino solo” ripercorre le traversie della famiglia di Zargani  dal 1938, anno di entrata in vigore delle leggi razziali, al 1945: sette anni in cui tutto accadde al piccolo Zargani, nato nel 1933, ed alla sua famiglia: la perdita del lavoro del padre violinista, l’esclusione dalle scuole, l’espatrio fallito, la fuga da Torino attraverso il Piemonte, l’arresto dei genitori, il collegio, la deportazione dei parenti; ma se quell’esperienza si incide nella carne del bambino come una ferita immedicabile, la memoria che la rivisita sa tuttavia estrarne anche quella galleria di personaggi e situazioni comiche o grottesche che comunque abita l’infanzia, donde l’impasto impossibile di un “amarcord” ilare e luttuoso, di un “giornalino di Giamburrasca” che racconta una storia di spavento e dolore.

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Il Giorno della Memoria

Il Giorno della Memoria è stato istituito in Italia con una legge di Luglio 2000 che recepito la proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo e del fascismo, dell’Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. Il testo dell’articolo 1 della legge così definisce le finalità del Giorno della Memoria:
“La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”

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