In scena fino al 13 marzo al Teatro Stabile del Giallo di via al Sesto Miglio, 78, The Hollow (Il Rifugio) è una commedia (con delitto, naturalmente!) scaturita dall’ingegno di Agatha Christie.
Ambientata negli anni cinquanta in una casa della campagna inglese ed allestita per la prima volta in Italia per la regia di Maria Luisa Bigai, questa rappresentazione teatrale si avvale di un’agile struttura narrativa attraverso la quale i nove attori trasportano il pubblico in un’atmosfera di crescente malinconia ed autunnale inquietudine sapientemente miscelate con la leggerezza e l’ironia tipiche della regina del giallo.
Gran Bretagna, anni cinquanta: a diciotto miglia da Londra sorge The Hollow, la residenza di Lucy Angkatell (interpretata dall’impeccabile Susanna Schemmari) nella quale, in un clima inizialmente idilliaco e rilassato, si ritrovano e sembrano rinsaldarsi i legami affettivi tra l’eccentrica padrona di casa e gli altri componenti della famiglia: i cugini Henrietta Angkatell (la bravissima Anna Masullo), Midge Harvey (la deliziosa Linda Manganelli) e Edward Angkatell (Andrea Ruggieri).
Per il fine settimana, nella confortevole dimora “presidiata” dall’inappuntabile e sardonico maggiordomo Gudgeon (Lamberto Consani), è attesa anche una coppia di coniugi, il dottor John Cristow (Massimo Reale) e l’insicura moglie Gerda (Cristina Pellegrino), mentre il vicino cottage è occupato da un’ammaliante attrice americana (la conturbante Maria Teresa Pintus).
Un humour tipicamente britannico e l’amara constatazione di un passato che ormai non può che essere alle spalle si fondono in un meccanismo snello e leggero, grazie al quale si approfondiscono le personalità di tutti i protagonisti, evidenziandosi le loro complesse dinamiche familiari e relazionali, e si arriva, addensatesi le nubi dell’inquietudine, al momento del delitto, sul quale è chiamato ad indagare l’ispettore Colquhoun (l’ottimo Antonio Palumbo, che avevamo avuto modo di apprezzare nella stagione precedente nello spettacolo Maigret al Liberty Bar, nel quale vestiva i panni proprio del celeberrimo, e da noi amatissimo, commissario della polizia giudiziaria parigina in trasferta in Costa Azzurra).
Sono molteplici i punti di forza di questo spettacolo: ci piace sottolineare, in primo luogo, la qualità di tutto il cast artistico ed evidenziare, in particolare, le eccellenti performances di tutte le attrici presenti sul palcoscenico.
Belle, poi, le scene curate da Andrea Bianchi, appropriati i costumi di Dora Argento, sicura e senza sbavature la regia di Maria Luisa Bigai, che sa rendere al meglio un testo scritto appositamente per il teatro, essendo fluidi i movimenti degli attori ed assai efficaci i dialoghi attraverso i quali va snodandosi la vicenda e delineandosi l’atmosfera delle scene.
The Hollow, breve storia di una commedia di successo
Nonostante il parere contrario di sua figlia Rosalind Hicks, Agatha Christie aveva sempre avuto la certezza che da The Hollow, il romanzo pubblicato nel 1946 e il cui titolo nell’edizione italiana è Poirot e la salma, si potesse ricavare una piece teatrale di successo e si mise all’opera apportando alcune modifiche, la più eclatante delle quali fu quella di eliminare dal novero dei personaggi il famosissimo investigatore belga in quanto, come ebbe a dire la stessa autrice, “mi pareva completamente fuori posto”.
La prima rappresentazione si svolse all’Arts Theatre di Cambridge il 10 febbraio 1951 mentre la Christie si trovava in Iraq insieme al secondo marito Max Mallowan, impegnato in una delle sue spedizioni archeologiche. Lontana migliaia di chilometri, la scrittrice era nervosa e in ansia a causa della reazione che avrebbero avuto gli spettatori, ma diversi telegrammi la rassicurarono comunicandole lo straordinario successo di pubblico.
Cionondimeno, il produttore e il regista, per le rappresentazioni successive, emendarono il testo in certi punti allo scopo di eliminare alcuni momenti di comicità involontaria. Dopo un tour di otto settimane, il 7 giugno 1951 The Hollow approdò al Fortune Theatre di Londra ed ottenne recensioni entusiastiche da parte della stampa.
Anche la regina Mary, fan appassionata della Christie, assistette alla piece ed incontrò il cast nell’intervallo dello spettacolo. A partire dall’ 8 ottobre 1951, The Holllow si spostò all’Ambassadors Theatre di Londra. Undici mesi di rappresentazioni e 376 repliche ne decretarono il clamoroso successo. Il testo della versione teatrale fu pubblicato nel 1953 con il medesimo titolo del romanzo da cui fu tratto (nell’edizione italiana diventa Il Rifugio).
Siate, dunque, i benvenuti allo Stabile del Giallo, dove il delitto e una squisita ospitalità sono di casa!
Giovanni Berti
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