Home ARTE E CULTURA Auditorium: tre occasioni per ascoltare la Sesta Sinfonia di Mahler

Auditorium: tre occasioni per ascoltare la Sesta Sinfonia di Mahler

Derattizzazioni e disinfestazioni a Roma

Nell’ambito delle celebrazioni dedicate a Gustav Mahler (1860 – 1911), l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano eseguirà per tre volte la Sesta Sinfonia del grande compositore boemo. Gli appuntamenti all’Auditorium di Roma per ascoltare la “Tragica” sono fissati per sabato 8 gennaio alle ore 18, lunedì 10 alle 21 e martedì 11 alle 19.30.

A distanza di centocinquanta e cento anni rispettivamente dalla nascita e dalla morte di Mahler, nel biennio 2010 – 2011, l’Accademia di Santa Cecilia sta ripercorrendo l’intero corpus sinfonico del compositore boemo avvalendosi della direzione di maestri prestigiosi come Valery Gergiev, Mikko Franck e Christian Arming.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

La Sesta di Mahler, detta “Tragica”, sarà diretta da Antonio Pappano, il prestigioso direttore d’orchestra, nato nel 1959 a Londra da genitori italiani, che nel suo curriculum annovera la conduzione di molte tra la maggiori orchestre del mondo, tra le quali la New York Philarmonic, la Berliner Philarmoniker e la London Symphony. Dopo aver ricoperto incarichi prestigiosi a Londra, Oslo e Bruxelles, Pappano è da cinque anni Direttore Musicale dell’Accademia di Santa Cecilia e sul finire del 2008 è stato insignito dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

La Sesta è la più cupa e violenta tra le sinfonie di Mahler e, con la sua orchestrazione metallica e tagliente, sembra perfino annunziare la tragedia della Prima Guerra Mondiale, pur essendo stata composta nel 1903, perdipiù durante il periodo di una felice vacanza estiva. La “Tragica” è una composizione innovativa, la prima nella storia della musica nella quale le battaglie non hanno nulla di eroico (come in Beethoven, Wagner e Strauss) e la guerra viene rappresentata per la sconvolgente, immane tragedia che in realtà è.

Giovanni Berti

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome