Una voce graffiante e sensuale, suadente ma aggressiva. E’ la voce di Macy Gray, una delle artiste più originali emerse negli ultimi anni tempi che, con più di 15 milioni di album alle spalle venduti in tutto il mondo, sarà per la prima volta a Roma il 17 novembre all’Auditorium Parco della Musica per presentare il suo ultimo attesissimo progetto: “The Sellout”.
Il nuovo album di Macy Gray arriva a tre anni di distanza dall’ultimo, contiene dodici nuovi brani, ed è stato realizzato e prodotto dalla cantante con la collaborazione di grandi artisti del calibro di Bobby Brown, Kaz James dei Bodyrockers, Slash, Duff McKagan e Matt Sorum dei Guns N’Roses e dei Velvet Revolver. Sin dai primi istanti del primo brano si intuisce come questo nuovo album sia l’opera di un’artista che si è ricongiunta con se stessa.
“The Sellout racconta la storia di come ho trovato la salvezza semplicemente essendo me stessa e non quello che gli altri volevano che io fossi. Ero arrivata nella mia carriera a un punto in cui avevo perso di vista chi ero veramente” ha dichiarato Macy Gray.
Già, chi è Macy Gray? Il suo vero nome è Natalie Renee McIntyre. Nasce nel 1967 e fin da piccola – raccontano i suoi biografi – si appassiona alla musica nonostante le prese in giro dei suoi amici a causa della voce roca e graffiante. Si trasferisce quindi a Los Angeles dove inizia a cantare nei locali jazz ed ottiene qualche successo tanto da ottenere un contratto discografico grazie al quale pubblica l’album On how life che la porta al successo. Sette milioni di copie ed un Grammy Award sono il risultato di questo primo album il cui brano più famoso, I Try, ancora oggi è tutto da ascoltare. Seguono poi altri cinque album, tuti anch’essi di successo fino a giungere a giugno 2010 quando, anticipato dal singolo Beauty in the World, Macy Gray pubblica il suo quinto album, dal titolo The Sellout, i cui 12 brani presenterà nelle sale dell’Auditorium il prossimo 17 novembre.
Un interessantissimo concerto la cui unicità si incastona nella galleria dei grandi eventi che l’Auditorium sta offrendo alla Capitale negli ultimi anni.
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