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Ponte Milvio – Alemanno risponde a Camarca: no al coprifuoco, ho preso già due iniziative

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Alemanno: “No al coprifuoco. Ho chiesto al Questore maggiori controlli. Se non bastano saremo più incisivi”. Dalle pagine di Metro Roma, il sindaco Alemanno risponde al regista Claudio Camarca che lo aveva invitato a prendere atto di persona della situazione di Ponte Milvio, dove è facile acquistare alcol anche per i minorenni, dove lo spaccio è sotto gli occhi di tutti (leggi qui). La risposta del Sindaco non si è fatta attendere ed  è stata pubblicata ieri dal quotidiano romano, ve la proponiamo qui per intero.

Scrive il sindaco su Metro Roma: “Gentile signor Camarca, ho letto sulle pagine di Metro il grido d’allarme che lei ha lanciato sulla situazione notturna di Ponte Milvio. Comprendo perfettamente la sua preoccupazione anche come padre perché capita pure a mio figlio di ritrovarsi qualche sera con i suoi amici in quella piazza. D’altra parte, dopo i romanzi di Federico Moccia, Ponte Milvio è diventato un punto di riferimento per la gioventù non solo romana ma di tutto il mondo, come testimonia l’accumulo dei famosi lucchetti sulle catene del ponte. Un tale movimento può essere causa, purtroppo, di situazioni fuori controllo, come per altro spesso accade anche in altri luoghi della movida romana. Per questo, non voglio far cadere nel vuoto il suo appello e ho deciso di prendere due iniziative. La prima, che ho già fatto, è quella di contattare il Questore di Roma per chiedere degli interventi mirati di monitoraggio e controllo sulla Piazza. Non credo che servano retate” o azioni vistose, ma un controllo attento per capire chi porta l’infezione della droga in quel contesto e anche per verificare se negli esercizi pubblici c’è chi si permette di vendere disinvoltamente alcolici ai minori. La seconda iniziativa è proprio quella di riunire tutti i responsabili dei bar e dei ristoranti di Ponte Milvio per richiamarli a un’attenta autodisciplina: è loro interesse che Ponte Milvio mantenga un equilibrio tra l’essere un luogo attraente per le notti romane ma non un luogo di illegalità e di degrado. Infine, i nostri Vigili controlleranno che le fermate della autovetture non superino i limiti fisiologici di sopportabilità. Queste sono le iniziative che intendo prendere proprio per dare l’immagine di una città che riesce a mantenere la legalità in un giusto equilibrio senza dare la sensazione di voler creare oppressivi “coprifuoco”. E evidente che se tutto questo non basterà saremo costretti ad essere più incisivi, ma le garantisco che uno dei luoghi più belli della nostra Roma rimarrà anche un luogo di compostezza e di civiltà”.

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6 COMMENTI

  1. il secondo punto: autodisciplina dei gestori di locali..
    e’ come andare in ferie e lasciare il gas aperto sperando che non succeda niente..

  2. cara…la pimpa…sono brando serra titolare e gestore di un bar a ponte milvio…sono anni io che mi batto per un autodisciplina di noi gestori…ormai sembra utopia…solo un appunto, non è carino fare di tutta l erba un fascio e non è carino puntare il dito senza dare delle motivazioni, o senza aprire un dibattito al quale tutti possano partecipare…se vuoi e se ti fa piacere ti invito per aperitivo da me (wine bar rerè) di fronte a mondi)..e magari potremmo confrontarci su tutti i problemi che purtroppo sono sotto gli occhi di tutti….perchè non cominciamo insieme noi di cercare di risolvere i problemi?facendo nomi e cognomi…discutendo da un punto di vista costruttivo di tutto quello che vi pare…In questi anni se ne sono dette di tutti i colori…ma nulla è cambiato…anzi…forse è anche peggiorato!
    perchè voi di vignaclara blog non create solo un blog per “Ponte milvio..costruiamola insieme”….Signori è questo che manca, LA COMUNICAZIONE!…La Pimpa ti aspetto.non mi deludere

  3. caro Brando, hai ragione: mai fare generalizzazioni
    in un altro post (dove si parla del rumore che causa il Gone) ho scritto che bisognerebbe fare un comitato di quartiere insieme ai gestori dei locali perche’ sono fortemente convinto che siano pochi quelli che non hanno a cuore la convivenza civile con il quartiere; gia’ il fatto che tu leggi e scrivi in un blog del genere mi fa pensare che tu faccia parte del lato sano
    passero’ volentieri a trovarti!

  4. Ti aspetto molto volentieri..mi farebbe piacere…poi parliamo di tutto quello che vuoi..tanto di temi abbiamo capito che ce ne sono mille…guarda che sarebbe veramente uno spettacolo riuscire ad unire…politici…gestori…residenti…tutti verso un solo indirizzo….FAR TORNARE PONTEMILVIO QUELLO CHE ERA…
    Apresto…chiudiamo bottega

  5. Il sindaco di Roma, se avesse a cuore veramente i cittadini che rappresenta e che l’hanno votato a maggioranza, dovrebbe ricordarsi che una città non è solo” il paese dei balocchi” ma anche e soprattutto un luogo dove si vive, si lavora, si abita , si riposa e si dovrebbe poter stare in tranquillità ,seppur relativa visto che si tratta pur sempre di una metropoli. Se poi si vuole rovinare la vita di migliaia di residenti si fa quello che è stato fatto, apertura di “tutti” i locali fin oltre le due di notte, nessun controllo per rumori , schiamazzi e quant’altro; si permette tutto quello che si può vedere non solo in un fine settimana ma ora anche tutti gli altri giorni, con cori da stadio alle tre di notte, ragazzi ubriachi che si tirano bottiglie e tante altre cose che fanno la felicità dei residenti.
    Ma forse questi ultimi, per il ns. sindaco non fanno testo.

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