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XX Municipio – Mori (PDL): Cerquetta, carico eccessivo di emergenza alloggiativa per il XX Municipio

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In relazione ai recenti fatti de La Cerquetta (leggi qui) dichiara oggi Giorgio Mori, consigliere PdL del XX Municipio: “La Commissione Politiche Sociali del XX Municipio, da me presieduta, ha ricevuto oggi la promessa relazione sull’intervento svolto nel Residence della Cerquetta e che ha sollevato profonde discussioni sul metodo e sulla modalità di intervento”.

“Il Direttore del Dipartimento V del Comune di Roma, cui si deve riconoscere una attenzione alla trasparenza certamente in controtendenza alle precedenti esperienze (si veda insediamenti di nuovi Campi Rom e caso “Residence Via Tagliaferri”) ci comunica che nel Residence Cerquetta sono accolti 46 nuclei familiari cui 38 fanno riferimento a tre distinti comitati di lotta per la casa: il Coordinamento cittadino di lotta per la casa (13 nuclei), il  Comitato Obiettivo Casa o C.O.C. (4 nuclei) ed Action con (21 nuclei). Si tratterebbe dunque di 96 ospiti di cui 29 minori (32 italiani e 64 stranieri, 29 con contratto a tempo indeterminato e 3 pensionati). Inoltre ad oggi l’amministrazione comunale, per quanto concerne l’accoglienza di detti nuclei ha un risparmio per quanto riguarda la somministrazione di pasti di €. 133.000,00 annuali in quanto le persone ospitate sono autonome,più un risparmio di € 30.000,00 più €112.000,00 annuali relativo al costo dell’accoglienza, comprensivo di costi del personale, utenze e affitti. L’immobile in oggetto è stato scelto in quanto era in grado di ospitare tutti i nuclei che necessitavano di accoglienza nel giusto quantitativo.”

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“Se da un lato – continua Mori – le informazioni sono esaustive e appare credibile l’interpretazione del Direttore del Dipartimento V, ben diversa è la questione relativa all’opportunità dell’intervento. Il nostro Municipio ha già ricevuto un carico di emergenza alloggiativa estremamente elevato da molti anni (Via del Bajardo, Roman River, insediamenti abusivi perdurati per anni sulle sponde del Tevere e nei sottopassi delle consolari, etc.). La nuova amministrazione ha dimostrato attenzione alla qualità degli insediamenti (ad esempio la ristrutturazione completa del Roman River), in linea col Piano Nomadi, ma il differenziale emergenziale, anche alla luce dello sgombero di Casilino 900, penalizza comunque in modo rilevante il XX Municipio”

“I cittadini e le amministrazioni municipali – conclude Mori – non possono che essere perplessi nell’osservare la mancata condivisione di tali scelte, alla luce del fatto che, nella periferia di Roma Nord, il mancato rispetto di standard urbanistici in molte aree, da decenni, mortifica la vita dei cittadini romani (Prima Porta, Labaro, Via Tiberina, Cerquetta, Cassia etc.). Il Municipio, stante l’inidoneità della zona a recepire tale carico emergenziale, non può che auspicare una soluzione diversa (e condivisa) che tenga maggiormente conto dell’impatto sul territorio locale, della realtà scolastica e delle capacità urbanistiche dell’area individuata.”

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3 COMMENTI

  1. Consigliere, senza voler fare polemica, però lei dovrebbe fare meno giri di parole e dirci chiaramente cosa sta facendo il Municipio. Mancata condivisione di cosa? I giudizi poi li daremo noi.

  2. Consigliere, gentilmente, oltre a farci sapere qual’è il risparmio, può farci conoscere anche quanto spende l’Amministrazione Comunale per questi alloggi (peraltro non ancora abitabili per mancanza di servizi)?

  3. Gent.mo Giovanni, non c’è nessuna polemica da fare, mi permetta di dirlo, perchè il Municipio sta lavorando con tutta la trasparenza possibile.
    I giudizi li daremo noi sul comportamento del Dipartimento e poi voi sulla vicenda nella sua globalità.
    Prima però dobbiamo chiarirci su alcuni aspetti.
    Il compito del Municipio è quello di garantire una trasparenza nell’intervento e valutare se questo era compatibile con il contesto del territorio.
    Per fare questo bisogna valutare solo gli atti ufficiali.
    Il resto, brani estrapolati in qualche rivista di periferia, non ha alcun rilievo sostanziale.
    Ho visto alcune dichiarazioni di sedicenti cittadini della zona di Cerquetta dire: “Stiamo calmi! il xx ha già risolto la situazione: siamo in continuo contatto e sembrerebbe che tra 10 gg. dovrebbero esser tutti fuori.”
    “i rifugiati sono tutti senza permesso di soggiorno e senza un lavoro sicuro;”
    Si tratta di persone (coloro che scrivono) che, in realtà sembrano conoscere alcuni dettagli della vicenda (pochi e marginali), ma, su altre situazioni, o hanno dei dati clamorosamente falsi, oppure cercano di diffondere paura e timore, dolosamente, nei cittadini residenti della zona.
    E questo è un reato.
    Io, subito dopo l’accaduto, ho cercato immediatamente di conoscere i dati ufficiali perchè è solo su quelli che ci si può confrontare in modo serio.
    E quelli, per la prima volta, sono giunti venerdì scorso, grazie alla disponibilità del Direttore del Dipartimento V e degli operatori che si occupano del Residence.
    Io spero che vogliate sentirvi dire delle cose vere ed ufficiali, perchè altrimenti si tratta di modalità di fare politica che non mi appartengono, mi dispiace.
    Il compito della Commissione Politiche Sociali del XX Municipio è quella di fare chiarezza su ciò che è avvenuto e dare indirizzi politici all’esecutivo municipale.
    Saranno il Presidente Giacomini e con lui il Delegato Casasanta a svolgere il compito di far valere il peso municipale nelle giuste sedi.
    Con il comunicato credo di avere fatto un minimo di chiarezza, ma l’atto del Dipartimento ora è pubblico e sarà discusso in Commissione Politiche Sociali, giovedì 8 Luglio, alle ore 12.30 presso la sede del Municipio, in Via Flaminia 872, nell’aula consiliare.
    Sono stati invitati anche responsabili del Comune e della Cooperativa che gestisce il centro.
    Non debbo precisare che chiunque di voi può partecipare e fare eventuali segnalazioni e quesiti che spero possano avere una tempestiva risposta.
    Il mio unico impegno dunque, per la carica che ricopro, è quello di garantire una compatibilità tra l’intervento realizzato e gli indirizzi politici del Municipio.
    Tutto questo mi pare che fino ad ora non sia stato mai fatto. (quanto meno in sede preventiva)
    Se poi dobbiamo passare ad altri modi di discussione (che però non possono appartenere alla discussione di mia competenza), posso dirvi che neanche io avrei mai voluto un intervento simile sotto casa mia e il fatto che sia stato posto in essere così repentinamente lascia trasparire, in tutta evidenza, che era ampiamente prevedibile che non sarebbe stato gradito dalla popolazione locale (su questo non dobbiamo prenderci in giro …)
    Certo la chiusura entro la fine del mese del campo rom di La Martora apre un nuovo inquietante fronte …
    Sarà ancora il XX Municipio a farsi carico di un nuovo differenziale sociale?
    E’ vero che il Roman River è un campo di seconda generazione, ma ormai ha quasi raggiunto il suo limite di capienza…
    Io sono preoccupato e spero che il municipio sappia reagire preventivamente ad una nuova ondata, pretendendo quella condivisione che, sino ad ora, non è riuscita ad ottenere.

    Giorgio Mori
    Presidente Commissione Politiche Sociali – Sanità – Immigrazione – Integrazione
    XX Municipio

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