Da sabato 3 luglio prendono il via i saldi estivi a Roma e come di consueto le Associazioni dei Consumatori diffondono consigli di cautela e di attenzione. Codacons, Adiconsum e MDC dicono la loro. Nel frattempo le previsioni per i commercianti non sono rosee perchè i saldi, a detta di Codacons, faranno registrare acquisti stabili o in lieve calo rispetto a quelli del 2009 in quanto solo un romano su due sara’ in condizioni finanziarie di fare shopping.
Spiega infatti il Presidente Codacons, Carlo Rienzi: “Sulla base delle nostre stime, prevediamo nella capitale una spesa a famiglia in linea con quella dello scorso anno, spesa che si aggirera’ attorno ai 200 euro, mentre solo una percentuale compresa tra il 50 e il 55% dei cittadini potra’ avvalersi degli sconti di fine stagione. Tuttavia – continua Rienzi – e’ necessario considerare l’aspetto meteorologico, fondamentale visto il periodo in cui scatteranno i saldi. Molti consumatori, infatti, in caso di bel tempo si riverseranno in massa nelle spiagge del litorale laziale, specie nei week end, circostanza che potrebbe determinare una lieve flessione delle vendite fino 5%. Crediamo che i saldi estivi debbano essere anticipati al mese di giugno – conclude Rienzi – soprattutto se si vuole ridare fiato al commercio, specie quello della piccola distribuzione, che appare sempre piu’ in crisi”.
Per Adiconsum, invece, il sistema dei saldi è vecchio. “è ormai anacronistico continuare con la normativa sui saldi – dichiara Pietro Giordano Segretario Nazionale – quando ormai è sotto gli occhi di tutti come sempre di più tra promozioni, liquidazioni e sconti vari, la normativa che regola i saldi di fine stagione appare un colabrodo”. E’ tempo, secondo Adiconsum, di aprire una stagione legislativa che liberalizzi realmente e progressivamente il mercato e che i commercianti si misurino per la loro capacità imprenditoriale e non per normative di protezione varate decine di anni fa.
A sua volta il Movimento Difesa del Cittadino Lazio (Mdc Lazio) consiglia ai consumatori di ”prestare massima attenzione se non si vuole incappare in clamorose “fregature” e apre lo Sportello Pronto Saldi 2010 che offre consulenza e informazione tramite gli esperti: si puo’ scrivere una mail a lazio@mdc.it oppure chiamare lo 0664771284 (dal lunedi’ al venerdi’ dalle 14 alle 18 o il giovedi’ dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 19).
Ma torniamo al Codacons. Ecco i consigli che offre ai consumatori per acquistare in tutta sicurezza durante i saldi.
1. Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Ma la grande novità è che non c’è più bisogno, come stabilito dall’art. 1495 del cod. civ., di denunziare ”i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta”. Il D.lgs n. 24/2002 ha stabilito, infatti, che il consumatore deve denunciare ”al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto”.
2. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce ”Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. E’ improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.
3. Girate. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.
4. Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.
5. Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Un commerciante non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.
6. Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
7. Negozi e vetrine. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto ”in modo chiaro e ben leggibile” (Dlg n. 114/98). Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
8. Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
9. Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
10. Fregature. Se pensate di avere preso una “fregatura” rivolgetevi al Codacons, oppure all’Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani.
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