Il Consigliere PD del XX Municipio Marco Tolli, promotore, assieme al comitato spontaneo che nacque dopo le alluvioni del 2002, della battaglia per il risanamento e messa in sicurezza delle opere idrauliche e dei fossi di Prima Porta, comunica: “Con grande soddisfazione, anche personale, in questi giorni nel quartiere di Prima Porta sono partiti importanti interventi di manutenzione e bonifica dei fossi tesi a garantire un innalzamento degli standard di sicurezza idraulica per il tessuto urbano. Gli interventi, finanziati dalla Regione Lazio durante il governo di centro sinistra sono coordinati dall’Ardis, l’agenzia regionale per la difesa del suolo”
“Dalla tragica alluvione del 1965, che portò il Ministero dei lavori pubblici a realizzare l’arginatura delle ‘marrane’, le risorse tese alla manutenzione programmata per il mantenimento delle sezioni di deflusso e per il funzionamento degli impianti idrovori si erano rapidamente assottigliate fino ad annullarsi. Questa – prosegue Tolli – la principale causa degli allagamenti del 2002 a Prima Porta, quartiere sorto spontaneamente fuori dal Piano Regolatore Generale in una area depressa e di dissesto idrogeologico, attraversata da un fascio di fossi adduttori del Tevere e in frequente stato di rigurgito per via dei livelli idrici determinati dalla traversa di Castel Giubileo.”
“Grazie soprattutto all’autorevole intervento dell’allora Sindaco Veltroni – continua Tolli – che il comune di Roma, tramite l’Università Roma 3, si è dotato di uno studio sulle cause degli allagamenti e di un piano di interventi in gran parte finanziato dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma. Il delicato sistema di tutela dell’abitato regge solo in presenza di un piano di manutenzione programmato, pontenziamento delle opere di captazione e sollevamento delle acque meteoriche e monitoraggio costante. Risulta urgente quindi che ora l’Assessorato ai lavori pubblici del Comune di Roma inizi a spendere le risorse che dal 2008 sono in bilancio per la realizzazione del nuovo impianto idrovoro nei pressi di via Procaccini e individui con i prossimi esercizi le risorse per il finanziamento dei rimanenti stralci funzionali.”
“Sono in corso inoltre – conclude Tolli – altri interventi quali l’allargamento dei ponticelli di Via della Giustiniana, grazie ad un appalto realizzato dalla precedente amministrazione capitolina, la ristrutturazione della stazione di Labaro e in procinto di partire l’arginatura del Cremera nel tratto contiguo alla parte bassa di Labaro e la realizzazione della nuova stazione di Prima Porta della linea ferroviaria Roma Nord.”
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Buondì.vivo a Prima Porta da 3 anni..
Vorrei sapere per quando sono previsti i lavori alla stazione di Prima Porta e in cosa consisteranno esattamente.Se, come ho letto da qualche parte, si procederà all’abbattimento di quella attuale e alla realizzazione di una nuova con modifica del tracciato dei binari..è verosimile che resterà chiusa per diverso tempo..cosa si prevede per ovviare agli inevitabili disagi dei pendolari?..Ci sarà finalmente questo potenziamento della linea 035?
Con l’occasione evidenzio che si continua a costruire incessantemente lungo via di valle muricana ( e non so quanto sia legittimo visto che siamo nel Parco d Vejo)..e non si prevede al contempo nessun miglioramento della viabilità..Prima o poi assisteremo al collasso di via di Valle Muricana. E via Concesio quando sarà riaperta?
Grazie per l’attenzione
emidio grotttola
Legittimo, caro amico, con i soldi e l’amicizia diventa tutto legittimo, se poi vuoi far lievitare i prezzi delle case in una zona basta che la dichiari “parco”.
Costruire nel “parco” diventa più costoso quindi automaticamente rimangono in fuori gioco tutti coloro che non hanno grosse disponibilità finanziare ovvero il popolo ed entrano le “ditte” che comprano i terreni dal popolo – perchè il popolo, non avendo disponibilità finanziare per costruire – vende, quindi le “ditte” costruiscono “villini” da vendersi a minimo 350Keuro l’uno allo stesso popolo che è già stato spremuto a suo tempo quando ha comprato i terreni agricoli lottizzati in pezzi da 1000 per fare l’orto o costruire abusivamente quando si poteva ancora.
Il popolo si indebita una vita per il “villino” nel “parco” e l’affare è fatto.
Che poi le strade siano insufficienti chissenefrega tanto la fila la fa il popolo che per pagare i debiti del villino tutti i giorni si fa 2 ore di macchina per andare a lavorare.
Poi a Prima Porta bonificano i “fossi” e a via di Valle Muricana invece i “fossi” ce li abbiamo nelle strade che basterebbe solo riempirli con un pochino di asfalto, non dico rifare da 0 ma almeno un pochino di asfalto buttato nella buca con la pala quello si, almeno per chi ha comprato il “villino” nel parco non dico per chi ci è nato qui.
Capito politici ?
Un camioncino pieno di asfalto, uno che lo guida e uno con la pala che butta l’asfalto nei fossi del terzo, quarto e quinto , quanto può costare ? Che le paghiamo a fare le tasse ?
caro fabrizio,
in basso trovi il testo di risoluzione che come commissione urbanistica abbiamo preparato e che sarà discusso a breve dal consiglio municipale.
il testo riporta il quadro delle competenze e delle responsabilità.
rimango a disposizione, come sai, per continuare a lavorare sui temi che hai voluto segnalare.
a presto
marco tolli
Proposta di risoluzione
Oggetto: emergenza sicurezza nelle viabilità dei quartiere lungo Via di Valle Muricana
Premesso che
In Via di Valle Muricana nei decenni precedenti sono sorti spontaneamente dei nuclei insediativi oggi in forte espansione edilizia e demografica
La recente approvazione definitiva dei piani particolareggiati (zone “O”) ha avviato il recupero urbanistico degli ambiti urbani collocati tra il km 3 e il km 5.5 di Via di valle Muricana. Le attività edilizie di completamento del tessuto urbano stanno recando notevoli problemi alla cittadinanza in quanto il frequente passaggio di mezzi meccanici nel reticolo viario interno acuisce profondamente lo stato delle strade.
Considerato che
Le strade interne ai nuclei urbani compresi tra il km 3 e il km 5.5 di Via di valle Muricana sono perlopiù private ma di fatto aperte al pubblico transito.
Molte strade in oggetto sono sede di infrastrutture idriche o fognarie realizzate dal Comune di Roma e dalle società di pubblici servizi
Lo stato delle strade rappresenta un reale e preoccupante rischio per pedoni, motociclisti e automobilisti in quanto dissestate e non mantenute. In molti casi si è in presenza di vere e proprie voragini.
Gli interventi su Via Robecco sul Naviglio, Via Pomponesco e Via Zavattarello sono da considerarsi interventi pubblici tesi a rimuovere forti rischi a garanzia dell’incolumità non solo dei frontisti residenti, ma visto il carattere pubblico, di tutti i soggetti che hanno modo di transitarvi.
Considerato inoltre che
Molti cittadini e imprese hanno scelto negli ultimi anni di costituire e versare gli oneri dovuti all’amministrazione in consorzi di auto recupero finalizzati a realizzare opere nei territori di competenza coordinandosi con l’amministrazione comunale
Tali strutture non hanno alcuna competenza sulla messa in sicurezza delle viabilità citate in termini di rimozione del rischio ne esercitano diritti di proprietà sulle strade
I tre consorzi costituiti hanno presentato all’amministrazione i progetti per la realizzazione di impianti di colletta mento delle acque meteoriche e relativa pavimentazione su alcune strade del reticolo viario interno ai quartieri
Tali lavori, ormai prossimi, rappresentano senza dubbio un notevole miglioramento delle condizioni di vita per i residenti ma in tutta evidenza rappresenta anche un provvedimento parziale che non condiziona lo stato di pericolo rappresentato dallo stato attuale delle strade
In attesa di interventi risolutivi e complessivi il Comune di Roma e il XX Municipio devono urgentemente avviare un piano straordinario per la messa in sicurezza e rimozione dei rischi nelle viabilità interne
Considerato infine che
Con l’esercizio di bilancio approvato nel luglio 2010 viene ridotta la capacità dei Municipi, compreso il XX Municipio, nello svolgere attività di manutenzione ordinaria delle strade in affidamento
L’Assessorato ai lavori pubblici del comune di Roma, sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana, può svolgere una azione straordinaria di sostegno visto il quadro emergenziale rappresentato
Per le ragioni espresse in narrativa
Il Consiglio del XX Municipio
considerando lo stato di emergenza rappresentato
chiede all’Assessore ai lavori pubblici del Comune di Roma di mettere in campo urgentemente un piano straordinario di messa in sicurezza delle viabilità interne ai quartieri lungo Via di Valle Muricana.
Grazie Marco della pronta risposta ma in attesa della risposta dell’ Assessore ai lavori pubblici non è possibile un intervento di un camioncino con asfalto giusto per chiudere le buche ?
A chi occorre chiedere un urgente intervento ?
Ai tre consorzi ? Al comune ? Sono gli abitanti di zona che si devono accollare i costi ?
Considera che in zona ci sono anziani che deambulano con quelle carrozzette elettriche costretti a fare slalom tra i fossi, dobbiamo attendere che succeda qualcosa di spiacevole ?
Poi una domanda: le strade sono private ma di chi sono ? Di un consorzio ?
Perchè non se le prende in carico il comune queste strade ?
Grazie ancora,
Fabrizio
caro fabrizio,
le strade sono dei frontisti. Per intenderci sono essenzialmente i residui della lottizzazione abusiva con particelle non ancora frazionate. Chi ha costruito ha recintato solo una parte del proprio lotto lasciando il resto libero. Sul piano formale gli interventi di manutenzione spetterebbero ai residenti. Non ai consorzi in quanto non gestiscono proprietà.
Io sono dell’avviso che deve essere l’amministrazione a mettere in sicurezza la viabilità interna. Questo lo dico perchè in quelle strade non ci passano solo i frontisti, ma anche chi non ci abita. Sono private ma aperte al pubblico transito.
La risoluzione dice proprio questo: in attesa di interventi complessivi sia l’assessore ai lavori pubblici ad avviare un piano urgente per la messa in sicurezza (tappare le buche!!!) degli utenti.
a presto
marco tolli
Va bene marco, sono dei frontisti, allora perchè c’è l’illuminazione e in qualche strada anche il marciapiede tipo a via lomazzo ( guarda qui http://tinyurl.com/3x4py3y ) ?
Sai per caso chi ha fatto quei marciapiedi e perchè e soprattutto mi chiedo che senso abbia fare il marciapiede e non sistemare contestualmente la strada.
Grazie,
Fabrizio
Sono iniziati dei lavori su Via Erve e Via Lumezzane, sono stati fatti dei marciapiedi ma ora sembra sia tutto bloccato: A quando la pavimentazione stradale ? Oppure anche qui faremo la fine di Via Lomazzo, con i marciapiedi fatti e la strada lasciata a se stessa, che si trasforma in uno stagno quando piove ?
Come dicevo tempo fa, cosa costava un camioncino con un po di asfalto per tappare le buche ? Con i marciapiedi fatti è stata ridotta la carreggiata e quindi è solo aumentato il caos con le auto che fanno ancora di più lo slalom tra i fossi, rischiando di fare incidenti! Bene i marciapiedi, ma asfaltiamo le strade e facciamo le più strette a senso unico.
In Giappone sono state rifatti interi tratti autostradali solo dopo 6 giorni dal catastrofico terremoto, possibile che qui non si riesca a chiudere queste buche ?