“Si è aperto oggi il dibattimento, dopo un nulla di fatto nell’udienza di Dicembre 2009 per difetto di carattere procedurale, in relazione al procedimento avente ad oggetto la presunta responsabilità penale di un significativo numero di operatori della mobilità romana (taxisti)”. Così in una nota l’avv.Giorgio Mori, consigliere PdL del XX Municipio e difensore di uno degli imputati.
“Vale la pena ricordare che questa storia è l’eredità di una vicenda giuridica dai caratteri fortemente politicizzati esplosa sul finire dell’amministrazione Veltroni, in epoca non troppo lontana dalle elezioni comunali, presumibilmente per fini puramente strumentali. Molte delle contestazioni ipotizzate dalla Procura di Roma – incalza Mori – sono relative ad aspetti legati alla incensuratezza di alcuni taxisti, su cui, in realtà, pesavano precedenti di scarso rilievo (abusi edilizi etc. ), dei quali è fortemente ipotizzabile la totale inconsapevolezza da parte degli imputati.”
“Resta il fatto che su molte famiglie romane adesso pesano le conseguenze gravose di un’azione forse troppo frettolosamente esercitata in un contesto, tra l’altro, poco sereno dal punto di vista politico e sociale ed io mi sento di auspicare – conclude Mori – una piena assoluzione che restituisca dignità ad una categoria, per troppo tempo oggetto di attenzioni politiche e giudiziarie da parte delle Istituzioni, dei mezzi di stampa e degli Organi Giudiziari”
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mi stupisco della pubblicazione di questa “nota”.
ma tutto sommato è bene che gli elettori del partito della legalità, si rendano conto con chi hanno a che fare.
ma…. a me sembra che ormai la legalità sia un optional… mi dispiace che qualcuno non provi imbarazzo a metterla sui sentimenti davanti a comportamenti molto gravi. gli stranieri sono tutti ladri, ma quando sbagliano gli italiani c’è sempre qualcuno che li giustifica… è sempre più faticoso essere, semplicemente, onesti.
questa mattina il consigliere Mori ha tappezzato il fleming con migliaia di volantini in formato A4 posizionati sulle autovetture,alcuni addirittura incollati sui cassonetti… Poi magari presenterà ordini del giornio sul decoro urbano… La campagna elettorale è finita, ma ognuno di noi valuti il senso civico di questi personaggi.
Infatti: la coerenza chissà dove è emigrata……
Io invece non mi stupisco purtroppo dei primi tre commenti …
La superficialità di Maurizio poi si commenta da sola …
Comportamenti molto gravi … chissà se sa di cosa parla … Chissà se conosce il “principio di presunzione di innocenza” del Diritto Penale Italiano …
Chissà se ricorda in quale periodo avvenne l’inchiesta, chi era il PM …
Poi quando dice : “gli stranieri sono tutti ladri, ma quando sbagliano gli italiani c’è sempre qualcuno che li giustifica… ” , siamo all’oscar del qualunquismo !!!
Maurizio, Lei ragiona a schemi, o meglio … a branchi … !
E si comprende, quando mi accusa per il volantinaggio sul Fleming, la Sua capziosità …
Ho visto decine e decine di volantinaggi di candidati che non necessitavano una ulteriore spinta perchè appartenenti a liste accettate da più di un mese … ma Lei cita solo me … Complimenti e grazie per definirmi personaggio …
Lo prendo come un complimento …
Signora Oliva invece un pò mi sorprende il Suo commento, inusitatamente superficiale e privo di motivazione … Le elezioni cambiano proprio le persone …
Speriamo finiscano presto …
G.Mori
aridaje
casomai qualcuno non sapesse di cosa si parla, queste sono le circostanze “a carattere fortemente politicizzato” dalle quali è nata la vicenda dei tassisti falsari:
Alessandro Migliazza detto «Codino», il tassista in carcere per l’omicidio del noleggiatore Pasquale Leonardo, avvenuto tre anni fa, aveva precedenti penali: era stato condannato per un furto commesso nell’aeroporto di Ciampino il 3 ottobre 1997. Una circostanza che ha indotto Manuela Scalco, 39 anni, la convivente di Leonardo, a chiedere un milione di euro di risarcimento alla Camera di Commercio (che cura il ruolo dei conducenti) e al Comune (che rilascia le licenze).
Il ragionamento della signora è lineare: «Se nel 2002 a Migliazza toglievano la licenza, 4 anni dopo non poteva stare alla guida del suo taxi. E quindi non ammazzava Pasquale per una corsa da 30 euro».
In base alle indagini sulle «licenze facili» condotte dal pm Carlo Lasperanza e approdate al rinvio a giudizio disposto nel febbraio 2009 dal gip Marcello Liotta, di dichiarazioni consapevolmente non veritiere davanti ai funzionari del VII dipartimento ce ne sarebbero state a centinaia (il mantenimento della licenza è infatti sottoposto a vidimazione quinquennale, quindi ogni tassista è accusato di aver mentito 2, se non 304 volte).
I FATTI sono che 55 tassisti con precedenti penali hanno falsificato la certificazione ed operano servizio pubblico senza averne titolo.
Ora, strumentalizzare un processo nel quale si difende un presunto innocente e presunto falsario, attaccando senza contraddittorio avversari politici e parti avverse, per arraffare qualche voto dalla categoria dei tassisti va bene.. ma dare pure del superficiale e qualunquista a destra e a manca, trovo che abbiamo veramente superato la soglia.
saluti
e a proposito, auguri al blog per il “compleanno”.
Aridaje, se permette, lo dico io Piero …
” quindi ogni tassista è accusato di aver mentito … ” e poi …
” I FATTI sono che 55 tassisti con precedenti penali hanno falsificato la certificazione ed operano servizio pubblico senza averne titolo…. ”
passa da un’accusa ad un’affermazione, se ne rende conto ?
E poi è una pesantissima affermazione di cui si assume le proprie responsabilità vero ?
Forse è bene che Lei si presenti alla Procura della Repubblica se ha degli elementi utili alle indagini.
Attaccando senza contraddittorio avversari politici e parti avverse … per arraffare qualche voto … non merita commento !
Superficiale a destra e a manca … dice … ma stia certo che anche Lei appartiene a quella categoria, caro Piero e … a pieno titolo !
G.Mori
vedere tutto il fleming tappezzato di volantoni il giorno prima delle elezioni credo sia un comportamento che si commenti da solo.
Sarò qualunquista, ma quando vedo un politico che viola leggi e regolamenti comunali ancora sono capace d’indignarmi. Probabilmente provengo da una cultura diversa dalla Sua, nella quale le regole valgono ancora per tutti, politici e tassisti compresi.