Si è svolto oggi alle 11, presso il Commissariato di Ponte Milvio, l’incontro tra un rappresentante degli eredi Pantanella ed Andrea Antonini, consigliere del XX Municipio e coordinatore per il Lazio di CasaPound. L’obiettivo era stabilire di chi fosse la proprietà dell’area dell’ex circolo sportivo Fleming.
Un commissariato non è proprio il luogo ideale per analizzare atti di proprietà, piantine e particelle catastali ma l’aver ieri proposto questo incontro era servito ai rappresentanti della Polizia di Stato a sbloccare la situazione di stallo che si era venuta a creare:da un lato militanti di Casapound che con la loro “invasione” pacifica dell’ex circolo volevano accendere i riflettori su una situazione di grave degrado ambientale nel cuore del quartiere Fleming ed in un’area supposta pubblica, e dall’altro i proprietari, o presunti tali, che ne rivendicavano la proprietà privata e denunciavano l’illegalità della presenza di Antonini ed i suoi. (vuoi altri dettagli? clicca qui)
Sulla base dei documenti che questa mattina il rappresentante degli eredi Pantanella ha esibito all’Ispettore pare proprio che la proprietà sia privata. Questo è quanto da quest’ultimo è stato desunto dall’atto di successione con relative piantine. Appare quindi curioso che tutti parlino di terreno in concessione ed è bizzarro che in Campidoglio giacciano ben due richieste di concessione del terreno per la realizzazione di un parcheggio interrato. Ed insolito, se fosse vero, sarebbe il fatto che pare esista addirittura un parere positivo in tal senso da parte del XX Municipio. Insomma, due ettari di terra che tutti, le istituzioni in primis, ritengono pubblici quando basterebbe – o basterà – una visura catastale a sciogliere ogni dubbio qualora ve ne fosse ancora bisogno.
L’incontro si è chiuso in cordialità e con l’impegno, da parte della proprietà, di provvedere quanto prima ad un’opera di bonifica e di riqualificazione mentre Antonini ha promesso che veglierà a che ciò accada. Da parte sua l’Ispettore ha avvertito che segnalerà lo stato di degrado accertato ieri alla ASL ed alla Polizia Municipale.
Una stretta di mano e via, ognuno a mantenere i propri impegni. (red.)
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Ecco l’importante è che questi impegni vadano mantenuti. Privata o pubblica che sia quest’area attualmente è una vergogna per il quartiere e per la città. Come un posto bellissimo possa trasformarsi in una gigantesca discarica, me lo devono proprio spiegare questi eredi Pantanella. E poi si parla tanto di verde e si lotta contro la cementificazione di un quartiere per destinare il tutto ad un parcheggio sotterraneo? Incredibile. Qui a Roma nord abbiamo delle potenzialità infinite e invece si fa di tutto per costruire, chiudere gli spazi di verdi per destinarli ai privati, ogni metro quadro viene sfruttatoper la creazione di edifici inutili… è una desolazione!
tutta la faccenda mi fa riflettere .
in primo luogo mi lascia stupefatto il fatto che il consigliere antonini non si sia preventivamente informato sulla effettiva proprietà della zona in questione ,trovo assurdo che un persona che lavora all’interno delle istituzioni pubbliche non abbia effettuato una ricerca elementare presso il catasto, che avrebbe fugato immediatamente ogni dubbio senza alzare tanto polverone inutile ,chiaramente è solo una mossa per cercare un po di visibiltà ,visto che anche i sassi sanno che basta fare una visura al catasto .c’è da chiedersi come è possibile che il consigliere antonini abbia preso una cantonata simile??
in secondo luogo non capisco perchè la colpa del degrado deve ricadere sui proprietari ,sono forse loro che vanno li a rompere le finestre, abbandonare carcasse di motorini ,imbrattare i muri con scritte, abbattere le recinzioni e a devastare qualsiasi cosa non sia saldamente fissata al suolo ???? possibile che si è sempre pronti a vedere la pagliuzza nel occhio degli altri quando non si vede la trave nel proprio?? ma chi può pensare che il proprietario di un bene abbia interesse a farlo deperire e a sminuirne il valore o ad aumentare la spesa per il ripristino delle strutture o addirittura incendiarlo .a chi punta il dito su gli eredi pantanella dico : prima di aprire la bocca e dargli fiato fatti un giro in un giorno qualsiasi ,incontrerai dei ragazzi italianissimi figli degli stessi cittadini indignati che danno sfogo ad ogni istinto distruttivo con un chiaro disprezzo per la proprietà privata , e ancora ,chi dovrebbe insegnare il rispetto per il prossimo a questi ragazzi, gli eredi pantanella o i loro indignati genitori ? ,dico questo perchè frequento la zona quotidianamente con il mio cane e vedo e constato la realtà dei fatti in prima persona e non per sentito dire ,vedo che c’e una recinzione adeguata ma divelta da vandali ,vedo che c’e un cancello con un lucchetto costantemente rotto e ripristinato , vedo che il verde viene annualmente sfalciato e manutenuto a norma di legge ,vedo che gli incendi che questa estate hanno interessato la zona si sono innescati al difuori della proprietà ,nella zona di competenza del comune,totalmente abbandonata . trovo che di desolante ci siano solo le polemiche inutili e senza senso che si sono create intorno a questo circolo
Si si,ma infatti è giusto lasciare l’intera area abbandoata da anni,poi vabbè vai a vedere i proprietari capisci subito il perchè…saranno troppo indaffarati nei loro multi affitti per pensare a riqualificare una delle ultime zone verdi rimaste a romanord o forse aspettano il miglior offerente lasciando il posto al degrado per poi comprarsi qualche altro palazzo…