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Roma – è operativa l’ordinanza antilavavetri

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Ieri, domenica 1 novembre, è entrata in vigore l’ordinanza antilavavetri firmata il 20 ottobre del sindaco di Roma Alemanno. La Polizia Municipale ha elevato 8 multe da 100 euro l’una e sequestrato 10 attrezzature mentre tre lavavetri sono riusciti a sfuggire abbandonando secchi e spazzole. Da oggi, lunedi’ 2 novembre, scenderanno in campo 25 pattuglie dei Vigili Urbani che passeranno al setaccio gli incroci piu’ frequentati: tolleranza zero è la parola d’ordine,  lavavetri e venditori di “merci varie”  non possono sostare “su sedi stradali pubbliche” con secchio e straccio, o con fazzoletti di carta e altra mercanzia in vendita. Rientrano nelle categorie sanzionabili anche i giocolieri che si esibiscono sulla “sede stradale”, se ne deduce quindi che se restano sul marciapiedi la fanno franca.

Per i trasgressori, il provvedimento prevede 100 euro di multa e sequestro cautelare del denaro guadagnato e delle attrezzature usate. Ma per chi appare “in evidente stato di bisogno”, al posto dell’ammenda c’è l’avvio ai servizi comunali di assistenza e sostegno. In  Tal senso ieri l’assessore alle politiche sociali, Sveva Belviso, ha ricordato che “coloro i quali denunceranno di essere vittime del racket o in evidente stato di indigenza, potranno essere assistiti dai servizi sociali. Un provvedimento che va nella direzione della lotta al degrado, del contrasto delle forme di sfruttamento della povertà ma soprattutto dell’aiuto e assistenza alle persone disagiate”.

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 Ed anche ieri non sono mancate le dichiarazioni pro e contro l’ordinanza, ne citiamo solo due che esemplificano le posizioni degli opposti schieramenti.

E’ guerra ai poveri:  «E’ una guerra contro i poveri e non contro la povertà quella che il sindaco Alemanno ha dichiarato contro i lavavetri – ha dichiarato Angelo Bonelli, presidente nazionale dei Verdi – L’ordinanza, se riuscirà ad avere gli effetti desiderati dal sindaco di Roma, porterà sempre più ai margini della società i poveri portandoli al limite dell’illegalità. Nessun provvedimento per contrastare la povertà, ma solo ordinanze per non affrontare il problema. Da oggi la coscienza del sindaco sarà più tranquilla: occhio non vede cuore non duole”

Sui lavavetri un colpo di spugna: “Anche sui lavavetri il binomio sociale-sicurezza è la forza del sindaco Alemanno – ha dichiarato invece Fabrizio Santori, Presidente della Commissione Sicurezza del Comune di Roma – dalla questione nomadi all’ordinanza anti-prostituzione, passando per il pacchetto anti bivacco e anti borsoni, fino ad arrivare alla odierna ordinanza anti lavavetri, l’Amministrazione capitolina finalmente da un colpo di spugna ad un lungo e buio periodo di immobilismo che ha permesso il dilagare di racket, sfruttamento e umiliazione della dignità umana. Da domani partiranno 25 pattuglie della polizia municipale pronte a sanzionare chi molesta gli automobilisti romani, e contemporaneamente ad aiutare chi è vittima di sfruttamento. Solo in questo modo si avrà una città più attenta alle esigenze dei cittadini e ferma e decisa nel combattere le associazioni a delinquere che hanno realizzato un vero e proprio business con il racket dei semafori”.

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11 COMMENTI

  1. Quale numero di telefono bisogna chiamare per avvisare la municipale? Il classico 060606 dando le coordinate GPS o basta qualcosa di più semplice, tipo incrocio e vie?

    Grazie!

  2. Caro Piero hai proprio ragione: che tristezza.
    Ci ritroviamo un’amministrazione incapace di affrontare il degrado sociale se non in termini securitari, repressivi e demagogici (l’indirizzamento ai servizio sociali degli indigenti e degli sfruttati altro non è che il pannicello caldo con cui ripulirsi la coscienza: innanzitutto perché i vigili urbani dovevano inviare ai servizi sociali tali categorie di persone anche prima dell’entrata in vigore dell’ordinanza), se poi lo spirito con cui viene applicata l’ordinanza è quello di Via Grottarossa…)
    Nonostanti i paroloni, come al solito quelli che organizzano e sfruttano non verranno toccati e a farne le spese saranno i soliti poveracci, che, oltre allo sfruttamento che già subiscono dalle organizzazioni malavitose, dovranno aggiungere le persecuzioni ad opera delle forze dell’ordine e di quei cittadini che non vedevano l’ora di potersi atteggiare a sceriffi.

  3. Secchi, spazzole e sapone te sequestra er pizzardone
    Mo’ si’ che er crimine e’ battuto, pe’ le strade e’ risaputo.

    Er cittadino – sollevato – esulta: er derelitto paga ‘a multa!
    Una preghiera, giunt’ Alemanno: abolisci er Capodanno!

    E S’aspettamo senza i soliti sospetti l’ordinanza anti-lucchetti
    “Ma magara”: dice Ponte Mollo ‘ncatenato, finarmente liberato!

  4. E’ passato solo poco tempo, ma vedo già delle reazioni prevedibili da parte di alcuni cittadini/lettori che dimenticano l’aspetto principale dei provvedimenti voluti dal Sindaco di Roma che è “garantire la sicurezza dei cittadini oltre che ripristinare la legalità”.
    Per anni si è confuso il concetto di solidarietà con quello di illegalità diffusa.
    E’ bene ricordare che per ogni venditore abusivo sul marciapiedi, ce ne è uno che paga le tasse sullo stesso marciapiedi.
    Colui che paga le tasse ha osservato che l’illegalità ha sempre premiato in questi anni sul nostro territorio. (Si potrebbero peraltro fare analogie con scudi fiscali, condoni e indulti che io sarei pronto a firmare… non voglio sfuggire le eventuali critiche…)
    E’ ora di dare dunque un freno a certi comportamenti…
    Qualcuno dice “un’amministrazione incapace di affrontare il degrado sociale se non in termini securitari, repressivi e demagogici “, ma ha ragione, io dico, dal momento che si tratta di quel degrado sociale che finalmente si riconosce esistere… A cui nessuno, negli scorsi anni, ha pensato di dare una soluzione…
    L’amministrazione comunale ha un obiettivo chiaro che gli deriva dalle promesse fatte in campagna elettorale e lo sta cercando di fare, con delle evidenti priorità!
    Si può discutere sugli effetti, ma non sulla volontà.
    Non va dimenticato che certe politiche, prevalentemente di prevenzione al degrado sociale, sono di competenza dell’amministrazione nazionale che deve garantire i livelli minimi delle prestazioni e non delle amministrazioni locali, che hanno si delle competenze, ma limitate e sopratutto legate ad obiettivi definiti.
    Meglio allora chi prova a risolvere certi problemi specifici e più sensibili alla popolazione (che alcuno definisce pannicelli caldi…), ma sono essenziali perchè legati alla esistenza in vita, delle chiacchiere di tanti anni di vuoto sociale e di illegalità diffusa…

    G.Mori
    Cons. XX Municipio (PDL)
    Presidente Commissione Politiche Sociali, Sanità, immigrazione e integrazione XX Municipio.

  5. si può riuscire a far credere a tanta gente che il problema della vita sia l’illegalità “diffusa” da strada, e non l’illegalità e l’abusivismo veri, ma non siamo proprio tutti tutti deficienti. leggere questo blog dovrebbe essere uno spunto utile.
    se poi vogliamo confrontare l’irpef che mi viene detratta ogni anno, con i redditi dichiarati dalla media dei commercianti i cui interessi vengono protetti con tanta cura, ci facciamo due risate.
    saluti

  6. Non credo che l’illegalità diffusa e l’abusivismo sia IL problema di tanta gente.
    E’ solo UNO dei tanti problemi che la gente ha quotidianamente.

    Non parliamo di irpef altrimenti mi metto a piangere e non finisco più , sia per quanto mi prendono sia per quanto mi rimane.
    E non credo che questo si possa addossare alla XX° o comunque agli ultimi governi in carica , di qualsiasi colore ( a parte l’orrido Visco ).

    E concordo con Mori su quanto di poco corretto sia stato il condono dello scudo fiscale&C.

    Vorrei solo a fianco di tanti commossi e lacrimevoli attestati di comprensione per i postulanti stradali – consapevoli aderenti dei rackets – compaiano anche concreti suggerimenti e consigli.
    Altrimenti non se ne esce.

    Gli zingari non si possono toccare, gli extra comunitari nemmeno, non parliamo dei lavavetri, i mendicanti poi , specie da tutelare.
    Dimenticavo i sempre più numerosi giocolieri da strada.
    Ma questi na’ zappa la sapranno pure impugnare ?

    Se non c’è lavoro , cosa debbono fare ? Poveri cristiani o musulmani che siano ?
    Cosa gli rimane se non cadere nelle braccia della malavita ? Sempre più spesso da loro organizzata e gestita ?
    E tutto questo senza ed assolutamente senza pensare a bloccare le frontiere.

    C’è qualcosa che non mi quadra , chi non è d’accordo con questi provvedimenti ( che certamente non sono e non possono essere risolutori ) generalmente non vuole neanche i respingimenti od il controllo delle ed alle frontiere.
    Però concorda sul fatto che non ci sia lavoro.
    E magari sotto sotto anche a lui rompe le palle il fatto di essere circondato appena uscito di casa , da postulanti, abusivi , del doversi tenere stretto il portafoglio nei bus eccetera.
    Solo che non è formalmente politically correct.

    Non vorrei sentire “qualcosa di sinistra” , vorrei ascoltare qualcosa di concreto.

  7. Ha ragione caro Piero, ma con tutta questa “tristezza” credo che non si riuscirà a fare neanche quelle due risate (amare)…

  8. Dimenticavo… Aragorn, vedo che continui con le tue analisi economiche… Bene, di grazia, cosa significa che”non c’è lavoro”? Chi ti ha detto che coloro i quali non sono d’accordo con il provvedimento concorda con questa tua affermazione banale e inesatta? Eh sì, perché dire “non c’è lavoro” può essere una generalizzazione valida se pensiamo al mercato del lavoro nel suo complesso e ci limitiamo ad analizzare gli andamenti macroeconomici del Paese. Ma quando si scende di livello e si entra in particolarissimi settori, usare i dati generali (il tasso di disoccupazione) è un’idiozia. Il mercato del lavoro al quale hanno accesso gli extracomunitari, gli zingari e tutti quelli che hai citato è un mercato molto ristretto e rappresentato nella quasi totalità dei casi da una scarsa varietà di impieghi, tutti di scarso appeal per gli “autoctoni”, perché poco remunerativi, troppo faticosi, troppo lontani dai centri abitati… insomma per tanti motivi. Nel caso tu abbia dati settoriali specifici e aggiornati che supportano la tua tesi, sarebbe interessante che le rendessi disponibili.
    Rispetto all’ordinanza in questione, ti ho già risposto qui (forse l’hai persa);
    https://www.vignaclarablog.it/200910197705/semaforo-day-al-campidoglio-no-allordinanza-contro-i-lavavetri/ (commento del 22 ottobre ore 16:59).
    Ti consiglio di leggerla perché ti rispondo (in anticipo) rispetto alla tua provocazione riguardo il dire cose CONCRETE…
    Saluti

  9. Dimenticavo… Paolo, la raccolta dei barattoli come panacea per ogni disoccupazione.
    Una soluzione decisamente CONCRETA.

    Idiozia per idiozia , questa è quella più grossa.

    Può darsi che le mie affermazioni siano banali , mai pensato di arrivare al tuo livello di acume e critica, solo che secondo me ti sei un po’ “incartato” nel tentare di spiegare “lo scendere di livello . mercato del lavoro al quale hanno accesso gli extracomunitari ….”.
    Alla fine concludi con un … insomma per tanti motivi, spiegamene uno perchè mica ho capito cosa volevi dire.

    Ti anticipo , lo so è un mio limite non capire ma per te che sei così illuminato non sarà difficile trovare migliori e più facili parole per i meno dotti ed eruditi come me.

    Non sono un economista e non ho mai pensato di fare analisi.
    Solo un idiota può credere che in questo momento ci sia, non dico abbondanza ma solo richiesta seria di lavoro.
    E’ vero che il tasso di disoccupazione in Italia è minore rispetto alla media europea ma una cosa è licenziare poco altra è assumere.

    Bontà tua riconosci che a livello di macroeconomia il “lavoro non c’è”.

    Beh , vogliamo scendere di livello ?
    I cantieri edili sono fermi , guarda quanti rimangono a piedi la mattina di fronte allo “smorzo” di via tor di quinto.
    Vai all’ufficio di collocamento e chiedi agli impiegati perchè sono arrivate poco più del 50% del previsto delle domande di regolarizzazioni degli extra comunitari. Perchè non ci sono soldi neanche nelle famiglie e nelle piccole imprese e quindi rinunciano al momento ad assumere.
    L’agricoltura è in crisi ( l’Europa in questo ci ha ammazzato ) .
    Anche poi a causa della concorrenza di paesi come la Turchia, la Grecia, Il Marocco, Israele che fruiscono di celati aiuti statali o sono addirittura fuori UE.

    Saranno di scarso “appeal per gli autoctoni ” ma neanche di questi abbonda il mercato del lavoro.
    Quale è lo scendere di livello ?
    Vogliamo scendere di più ?
    Senza parlare del mercato cinese che mette in crisi industria tessile e commercio ?
    Scendiamo.
    Chiaro che per lavare i vetri non c’è bisogno di libretto di lavoro a meno che non si voglia formalizzare tale occupazione.
    Così come il libretto non è previsto per la prostituzione , lo spaccio, la vendita di merce contraffatta eccetera.
    Siamo arrivati al fondo.

    Per un imprenditore del nord est che reclama più immigrati ( per poter spendere di meno ) , ci sono decine di aziende che stanno chiudendo , mettendo in strada “autoctoni” ed immigrati.

    Se lo scarso “appeal degli autoctoni” deriva dal fatto di dover percepire 4-500€ ed essere costretti ad abitare in otto-dieci in 30mq, capisco perfettamente la scarsità di appeal , degli autoctoni.

    Per nostra fortuna ( e pure per la tua ) è da generazioni che non abitiamo nelle capanne e che siamo abituati ad un certo tipo di civiltà.
    Perfettibile probabilmente , malata sicuramente per altri aspetti ma comunque altrettanto sicuramente agognata da popolazioni extraitaliche.

    Parlavo qualche mese fa , con un marinaio sulla tratta Napoli-Palermo.
    Mi diceva che aveva fatto il lavoro della raccolta stagionale per parecchi anni e che tutto sommato non era male.
    Un gran culo ma si guadagnava il giusto ( camorra a parte ).
    Ad un certo punto sono arrivati i nigeriani che si sono accontentati delle diecimilalire al giorno e dormivano in gruppo nelle baracche del campo.
    E mangiavano pane e pomodori.
    Scarso appeal degli autoctoni ?
    No , lotta per la sopravvivenza , alla quale fortunatamente noi non siamo più abituati.
    E sfruttamento, ovviamente.
    Visti i tempi magari dovremmo cominciare a riconsiderare l’eventualità , chiedere in Agile-Eutelia a proposito di macroeconomia.

    Banalità per banalità , essendo banale , vorrei concludere con una ulteriore banalità.
    In aggiunta – ovviamente – a quelle già sopra scritte , s’intende !
    Senza necessità di essere economisti o spacciarsi per tali è’ chiaro che in questo momento non esiste in Italia un mercato florido di lavoro a nessun livello.
    Non siamo in grado al momento di accogliere un numero maggiore di immigrati ai quali GARANTIRE UNA GIUSTA E DECENTE COLLOCAZIONE LAVORATIVA ED ABITATIVA..
    Se non possiamo , non dobbiamo.
    Sia per noi , per la nostra società e sia per far capire che i tempi delle “vacche grasse” sono finite , al momento.

    Debbo confessare che sono una persona semplice , poco istruita, parlo e scrivo con malcelata difficoltà e mi trovo sempre in imbarazzo di fronte a grossi pensatori.
    Perdonerete quindi l’incerto procedere del linguaggio e dei pensieri.

  10. Questa mi piace… “postulanti consapevoli aderenti dei rackets”. Mi vedo il cingalese che passa 12 ore a raccogliere monetine per mangiare e dormire in un tugurio offerto dal racket. Ha scelto proprio quel lavoro tra mille, in quanto delinquente consapevole.

    Del resto, è un settore ricco, chi di noi al mercato non ha sentito: A signò, ma ce lo sa quanto guadambia er marocchino ar semaforo? Quello fa armeno duecento euri ar giorno! Quindi deve essere vero, cribio.

    Aragorn lei saprà che il suo paese è fondato sull’economia sommersa. L’economia italiana è fondata sull’illegalità al 50%.

    Il nostro paese è un caso clinico per tutto il resto del mondo.

    E’ il paese che ha creato ed esportato le mafie, il paese degli evasori, dei condoni, degli scempi edilizi e dei disastri ambientali, delle concessioni e degli appalti truccati, dei criminali eletti in parlamento, dei bilanci falsi, degli invalidi falsi, delle fatture false, delle lauree false, dei permessi falsi, dei referti falsi, degli incidenti falsi, dei servizi pubblici smantellati e regalati per un piatto di lenticchie agli amici, il paese del posto fisso per i figli di papà e della flessibilità a vita per tutti gli altri, dell’abusivismo miliardario come reato minore e della furbizia come regola di vita.

    Se i tempi delle vacche grasse sono finiti, come lei dice, bisogna che dimagrisca chi si è ingrassato, non chi ha sempre avuto fame.

    Io spero sempre che si ravveda e che si renda conto che l’ordinanza lavavetri è una barzelletta populista di governanti incapaci.

    Ma se lei si gode la liberazione dai giocolieri o da qualche indiano cinquantenne che passava la giornata al semaforo, senza casa né famiglia, sono felice per lei.

    Si goda anche i tutori dell’ordine, finalmente a fare l’opera che gli piace di più, dopo queste storiacce, il vigile colluso, il carabiniere ricattatore, il poliziotto massacratore. Tutte mele marce, per carità.

    Non ce ne sono al mondo, di paesi come il nostro. Immorale, iniquo, ignorante, incivile. Ci mancava solo una i, incattivito.

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