Per la nostra rubrica cibo per la mente oggi parliamo di “Leggero” di Emanuele Artibani, e ne parliamo con l’autore, conduttore radiofonico di Teleradiostereo, che vive da sempre a Roma Nord dove la famiglia possiede tre banchi nel mercato Rionale di Ponte Milvio e dove egli stesso ha lavorato. E’ un libro dalle piccole dimensioni, dove vengono descritti sentimenti profondi, le cose belle e ineluttabili della vita, luoghi narrati con maestria. Artibani mette in prosa i pensieri di ognuno di noi dai piu’ semplici ai piu’ complessi. Venticinque racconti che si leggono tutti d’un fiato scritti da un giovane di 34 anni.
Emanuele, “Leggero” e’ il tuo primo libro? No, è il secondo che ho scritto, il primo “Lo sparviero” ha saputo darmi le mie soddisfazioni…
Il significato del titolo? Spesse volte si chiede il significato del titolo del libro, credo che il più delle volte questo altro non sia che una sintesi o una spiegazione… nel mio caso lo considero un ossimoro, e mi spiego, quello che appare leggero nel mio libro lo considero in realtà robusto: concetti semplici che ci scorrono tranquillamente nel cuore e difficili da trovare in un mondo dove troppo spesso viviamo solo con la mente…Oggi non cerchiamo più spiegazioni, ma soluzioni.A me piacciono le spiegazioni.
I racconti hanno un “fil rouge” che li accomuna, hanno un carattere autobiografico? Si possiamo dire che il filo conduttore e’ che parte delle cose che ho scritto e’ una comprensione delle cose che non ho mai capito e tutte le volte che credevo di averle capite sono stato smentito, quindi una ricerca di qualcosa che alla fine non era come sembrava. Si tutti sono autobiografici: se per autobiografia intendiamo la vita che abbiamo vissuto o quella che avremmo voluto vivere. Mi hanno incuriosito i complimenti che ho ricevuto per “Leggero” da parte di un criminale e da parte di una suora, che mi ha detto che vorrebbe far leggere il libro nelle scuole. “Leggero” quindi è un libro “trasversale”. La cosa mi fa pensare che il libro puo’ piacere a persone totalmente diverse.
Lavori in radio, quando trovi il tempo per scrivere? Sempre, non si scrive per lavoro, ma per necessità, è terapeutico, se non trovassi il tempo per scrivere lo dovrei trovare per uno psicoterapeuta. Ho bisogno di vivere tutte le vite che ho nel cuore e nella mia mente, ma avendo una sola vita a disposizione non farei in tempo a vivere tutto, cosi lo invento e racconto.
Hai viaggiato a lungo, questo ti e’ servito come esperienza per scrivere? Bella domanda… si ho viaggiato molto e sicuramente mi è servito per scrivere, ma ho una mia idea non tanto per quello che ho visto quanto per quello che sono quando viaggio, più ti allontani e più tutto si somiglia, un brutto bar di Miami non è più brutto di un bar del Giambelino a Milano, cosi come un Grand Hotel di Doha non è più bello di uno di Roma, i poveri sono uguali ovunque la ricchezza ha sempre la stessa faccia e la disperazione non ha passaporto… l’unica cosa che cambia quando mi regalo un viaggio è la mia disposizione mentale, essere sopraffatto dal non fare nulla e quindi essere costretto a pensare e a fare i conti con me stesso.
Anche se il viaggio più bello è stato tornare da casa di quella che oggi è mia moglie in macchina con il volume alto la sera che le ho chiesto di sposarmi.
Un libro è cibo per la mente. Se non sapete cosa donare a voi stessi o ad un amico, regalate cibo per la mente, è un sano nutrimento: “Leggero” Emanuele Artibani. Editrice Asitec 2009 pp. 94, Euro 12,50.
Alessandra Stoppini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ciao Emanuele ho letto il tuo ultimo libro,mi é piaciuto molto è da tenere sul comodinoe rilettoquando avrò bisogno di quel qualcosa con le ALI che mi si posi sul cuore.Mi sento molto vicino a te dopo aver letto Leggero che è leggero solo nel titolo perchè i vari racconti vanno a toccare e fanno vibrare le corde dei sentimenti. I ogni racconto ho trovato,un pezzo della mia vita, BRAVO curiosita……. ho iniziato ha leggere il libro dalla pagina 94 ,cioè dai ringraziamenti ai lettori.Dai un abbraccio a Flavia e ai tuoi gioielli (figli)un abbraccio a te Diana
Ho letto Lo sparviero diversi anni fa e mi è piaciuto molto, tanto che a distanza di così tanto tempo sono andato a vedere se c’erano nuove pubblicazioni di Artibani.
Consiglio di leggere il suo primo libro e andrò subito a cercare leggero.
A quando pubblicazioni più recenti?