“Giuseppe Gentili, sculture e dipinti dal 1995 al 2007” sarà aperta fino al 15 Ottobre
(di Alessandra Stoppini)
Nella sala conferenze del Museo Crocetti (via Cassia 492) dove vengono organizzati lungo l’arco dell’anno concerti, mostre, convegni, presentazioni di libri e allestite mostre temporanee, alle 18 di oggi è stata inaugurata la personale dello scultore Giuseppe Gentili, dal titolo “Giuseppe Gentili Sculture e Dipinti dal 1995 al 2007”, alla presenza di autorità e personalità quali l’On Mario Cavallaro, il Vice Presidente della Banca di Teramo Aladino De Paolis ed il critico d’Arte Gabriele Simongini. La mostra vuole essere una panoramica della sua vasta produzione dove ammirare, tra le 60 opere esposte, gli otto bronzetti Funghi umani (2004) – teste che sbucano dalla terra che sembrano urlare a chi li guarda tutto il loro dolore e la loro angoscia – l’opera in bronzo Madre dello spazio (1998) – dove l’artista affronta il mistero della maternità – e l’Arca (2004).
Giuseppe Gentili è nato in provincia di Macerata a Pollenza nel 1942. Ha ottenuto il diploma di Maestro d’arte nel 1963. Sin dalla prima esposizione delle sue opere ha ottenuto consenso di critica e pubblico. La sua vasta produzione si avvale dell’uso della fiamma ossidrica mista alla fusione e con queste tecniche innovative ha realizzato pannelli in basso rilievo, sbalzi in rame, bronzetti ma soprattutto opere di grande dimensione attraverso le quali intende esprimere il suo impegno civile e sociale ed ambientale contro qualsiasi tipo di violenza a favore di valori di vita come quelli di pace giustizia e libertà.
Questo artista maudit, dalla vita travagliata, coraggioso, controcorrente, anticonformista, considerato fuori dalle mode ha sempre ritenuto l’arte non come valore economico ma come valore morale. Anche per questo Gentili ha realizzato quasi sempre pezzi unici.
Gentili è stato molto apprezzato da artisti celebri come Pablo Picasso, il quale conservava nella sua villa in Costa Azzurra la colossale scultura il Don Chischiotte. Oltre a Federico Fellini anche Charlie Chaplin era un suo estimatore ed amico personale (l’artista per questo era chiamato anche Charlie Chaplin della scultura; lo conobbe nel 1961 e dedicò al grande attore e regista diverse opere come il Charlot Musicante) e collezionista tanto da conservare nel giardino della sua villa di Vevey in Svizzera molte sue sculture. Gentili è stato anche ricevuto due volte da Papa Giovanni Paolo II al quale aveva donato una medaglia da lui creata. La seconda medaglia sempre dedicata a questo Papa la consegnerà a breve nelle mani di Papa Benedetto XVI.
Le opere pittoriche appartenenti al ciclo Bianco su Bianco (1999-2000), presenti alla mostra, nate dopo gli incontri con il Santo Padre trasmettono energia positiva, parola che Gentili usa spesso e che a volte può essere anche negativa come nella scultura Terrorismo (2004), una denuncia di qualsiasi tipo di violenza.
Durante l’inaugurazione è stato proiettato un interessante documentario dove Gentili, nel suo studio a Camerino, non solo descrive come nascono le sue opere ma mostra allo spettatore come nascono in diretta: prima avvalendosi dell’uso del computer per la progettazione poi la loro creazione con l’uso della fiamma ossidrica per fondere il ferro.
Giuseppe Gentili è quindi un degno ospite del Museo Crocetti, museo interamente dedicato alle opere del Maestro scultore Venanzo Crocetti in edifici da lui costruiti e costituiti da uno grande che ospita Museo, Sala Polivalente e lo Studio dello scultore, ed uno piccolo, dietro il cortile, ora sede della Fondazione Crocetti. Inoltre, al piano sotterraneo, si trova una cappella, ideata sempre dal Maestro, con statue, bassorilievi marmorei, candelabri e un crocefisso da lui realizzati e dove ora sono riposte le sue ceneri.
Non essendosi mai formato una famiglia tutto ciò che ha creato con le sue mani rappresenta il suo mondo, il suo ingegno, e le sue opere sono i suoi figli. Nel parco del Museo sono state predisposte alcune opere del Maestro tra le quali la più suggestiva e una delle più famose è la scultura in bronzo “Giovane cavaliere della pace” del 1986 raffigurante un giovane cavaliere in sella al suo cavallo. Questa scultura ha portato il suo messaggio di pace e di fratellanza ad Hiroshima New York (Palazzo delle Nazioni Unite) Pietroburgo (Museo dell’Hermitage) Mosca (MuseoTretjakov) ed in molte altre capitali europee. Nel cortile interno vicino alla costruzione che ospita la sede della Fondazione è posizionata la statua di San Michele in bronzo, quella della Ragazza che saluta e due statue in marmo: la Stele della vita e il gruppo di due donne. Molti suoi conterranei abruzzesi vengono a visitare il Museo e rimangono incantati dalla bellezza del luogo e dall’atmosfera suggestiva che lo scultore ha saputo creare. Qui infatti il tempo sembra essersi fermato e sembra ancora di vedere il Maestro all’opera nel suo studio.
Ricordiamo che la mostra di Giuseppe Gentili sarà aperta fino al 15 Ottobre, che l’ingresso al Museo Crocetti è gratuito e l’orario è il seguente: Giugno-Settembre da Giovedì a Lunedì 11-18 // Ottobre-Maggio da Giovedì a Lunedì 10-17 (martedì e Mercoledì chiuso) – indirizzo internet: http://www.museocrocetti.it/
Alessandra Stoppini
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