
“Via Tieri è una strada ad ‘alta velocità’ nel senso letterale dei termini. Auto, moto e camion, facilitati dall’ampia carreggiata e da un tracciato che ricorda quello di un circuito automobilistico, sfrecciano durante tutto il giorno e di notte a grande velocità. Ma la strada non scorre nel deserto. Attraversa un quartiere con abitazioni, aree verdi ed esercizi commerciali. E, quindi, con bambini, anziani, ciclisti, pedoni. Via Tieri è una ‘strada di quartiere’ a tutti gli effetti e non una tangenziale o una ‘superstrada’ come invece è diventata”.
Questa la sintesi della denuncia del “Comitato Via Vincenzo Tieri” allegata ad una petizione presentata a maggio 2017 in XV Municipio con la quale si chiedevano “urgenti interventi strutturali, quali attraversamenti pedonali rialzati, autovelox, isole salvapedoni, che mirino a ridurre la velocità delle auto in via Tieri”.
La petizione faceva parte della campagna “Via Tieri, una strada di quartiere non una pista” ed aveva come obiettivo quello di portare ancora una volta all’attenzione delle istituzioni la questione della sicurezza stradale in quella via.
E la risposta arriva silente in questi giorni.
Sul sito web del Municipio, nella pagina gestita dalla Polizia Locale, si apprende infatti che dal 5 febbraio al 10 marzo all’altezza del civico 132 di via Tieri e per i successivi 10 metri scatta il divieto di sosta H24 e limite massimo di velocità di 30 km/h.
Motivo? “consentire i lavori di realizzazione di un nuovo impianto per attraversamento pedonale luminoso” che saranno eseguiti per conto dell’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità.
Una bella soddisfazione per i residenti di via Tieri e una gratificazione per il serio lavoro, non solo di questa occasione, svolto dai componenti del comitato.
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